Gesù: vorrei ... - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Gesù: vorrei ...

G > Gesù
 
Mt 16,16: "Tu sei il Figlio del Dio vivente"
 
Prima Parte
Vorrei non smettere mai di sobbalzare, ad ogni segno della Croce che traccio sul mio corpo, al pensiero satanico che tutto questo potrebbe essere troppo bello per essere vero. Ma quale alternativa al suicidio? "Tu solo, Signore, hai parole di vita eterna!"
 
Vorrei impegnarmi come Tu mi chiedi, per un me stesso più bello, più conforme al troppe volte deluso tuo sogno su di me.
 
Vorrei impegnarmi per un mondo più giusto e più bello, come Tu lo sai sognare guardando la storia e i continenti dal tuo cielo. Ma vorrei altresì sentirmi fremere le mani nell'impazienza del faccia a faccia definitivo con Te.
 
Vorrei che la mia naturale propensione per l'amicizia venisse potata senza pietà dalla tua "pietra angolare", bivio obbligato, fino a farmi sentire come veri amici solo quelli che palpitano nella ricerca affannosa, sia pur tortuosa, di Te!
 
Vorrei cogliere il gesto della tua Croce, premessa della Resurrezione, come la più ragionevole alternativa al suicidio mio personale e collettivo dell'umanità.
Seconda Parte
Vorrei venire alla tua mensa eucaristica, vivendo, provando, gustando quell'intimità specialissima con il tuo cuore, davanti alla quale impallidiscono le altre intimità, che pur tuttavia tentali o di mettersi alla scuola della tua intimità con noi.
Vorrei pregarti avvertendo la sensazione di quasi arrivare a possederti, mentre è il tuo Spirito che invece, nella preghiera, si impossessa di me. Sentirmi tuo prigioniero: somma gioia!
Vorrei imparare a chiudere il tuo Vangelo tutte le volte che non gli permetto di parlarmi al cuore, trafiggendo le mie fragilità e le mie pigrizie!
Vorrei abbracciare quelli che abbraccio sentendoci abbracciati dal tuo abbraccio tenerissimo, ma garante dei nostri abbracci. Vorrei dirti grazie durante l'abbraccio.
Vorrei sentirmi reso invulnerabile dal tuo sguardo. Quale altro sguardo, quale giudizio potrebbe scalfire la mia invulnerabilità: "se Dio è con noi chi sarà contro di noi?".
Vorrei fissarti sentendomi più che nudo, trasparente, davanti al tuo sguardo, inesorabile, innamorato, misericordioso.
Vorrei fissarti, uomo Gesù, leggerti nel tuo Vangelo, fantasticartinella tua terra, scrutare i tuoi atteggiamenti, perchè allo specchio di te vedo tutte le mie deformità, ma riesco anche a intravvedere il tuo sogno sulla mia vita.
Vorrei saper confidare a te qualcosa che non confido a nessun altro, per darmi la sicurezza che tu sei davvero Qualcuno per me.
Vorrei volerti bene, come tu hai chiesto, più di quelli a cui voglio bene, e che mi vogliono bene, considerandoli mai mia conquista ma sempre tuo generoso ed immeritato regalo.
Vorrei sentirti come colui che se non ci fosse, vorrei non essere nato neppure io. Vorrei capire come sei stato accanto ai miliardi di crocifissi lungo la storia. Vorrei immaginarti senza tremore al tuo ritorno, alla fine dei tempi.
Vorrei bere e mangiare non perchè ho fame o sete, ma perchè desidero continuare a servirti, ad amarti, a diffondere la Tua Parola. Vorrei poter leggere nei tuoi occhi la tua volontà davanti ad ogni bivio della mia vita. Vorrei non stancarmi mai di stare alla Tua presenza.
Vorrei poter dare la mia salute perchè quelli che amo possano amarti. Vorrei volermi bene perchè tu mi vuoi bene.
Vorrei riconoscerti, servirti e amarti in tutti quelli nei quali Tu mi domanderai se ti avevo riconosciuto, servito e amato, il giorno del giudizio universale; quel giorno in cui tutti sapremo tutto di tutti, come tu oggi sai tutto di ciascuno. E ci guarderemo con gli occhi della tua innamorata misericordia.
Vorrei voler bene a quelli che non mi vogliono bene, perchè tu li ami.
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