Ricordo: da custodire
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Sal. 119,55: "Ricordo il tuo nome lungo la notte".
Custodisci gelosamente, Signore, nel mio cuore il ricordo luminoso dei miei
incontri con te, per attingervi affannosamente quando tu mi sembrerai inutile,
quando io stesso mi sentirò inutile a questo mondo! Custodiscimi il ricordo
della Prima Comunione, di quel tempo in cui credevo entusiasta alla favola vera
dell'Amore, per quando guarderò l'Amore come la debolezza di chi non riesce a
sopravvivere solitario. Custodiscimi il ricordo dell'ultimo abbraccio a mamma
ormai fredda per sempre; allora ho toccato con mano che conteneva una scintilla
eterna, da riconoscere quando toccherò ogni altro corpo caldo di vita.
Custodiscimi il ricordo del silenzio parlante delle tue stelle, luminosa
novella scritta dalle tue dita sulla pagina nera del cielo, per quando perderò
il bandolo della matassa della mia storia: non siamo parole al vento!
Custodiscimi il ricordo del primo abbraccio alla persona che ho amato per
sempre, scoprendo in lei non una conquista, ma un dono dall'alto, per quando
rimpianto, delusione e confronto busseranno al mio cuore.
Custodiscimi
il ricordo della tua compagnia nel dialogo con la tua presenza eucaristica la
sera in cui mi sono sentito abbandonato dal mondo, per la prossima notte di
solitudine.
Custodiscimi
il ricordo dell'acre odore del Povero di colore, annusato come profumo di chi
disse "l'avrete fatto a me", per il giorno in cui quel fratello
violerà la mia casa, calpestando la mia fiducia.
Custodiscimi
il ricordo della tua voce pacata ma inconfondibile, nella eco della mia
coscienza, per il giorno in cui mi sentirò confuso davanti all'incontrollabile
menzogna capace di arricchirmi per sempre! Custodiscimi il ricordo del dialogo
col Crocifisso ai piedi del mio letto d'Ospedale per quando, guarito, camperò
una vita tanto serena e vuota da pensarmi immortale.