Pellegrinaggio: in camera d'albergo - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

+39.3355871744
bonzaniprospero8@gmail.com
L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
www.personalismo.it
Vai ai contenuti

Pellegrinaggio: in camera d'albergo

P > Pellegrinaggio
"E' passeggero il mondo, con le sue passioni"
Ricordami spesso l'ammonimento di S. Ignazio quando mi ricorda che ciascuno di noi, al confronto con la "durata" della vita eterna è come se la sua vita intera fosse trascorsa nel breve spazio di una notte d'albergo.
Ricordami spesso, con il tuo Pietro, che noi non abbiamo qui una dimora stabile, anche se abbiamo terminato le rate del mutuo e possiamo sentirci finalmente di abitare tranquilli "in casa nostra", mentre ben sappiamo che, prima o dopo, riceveremo tutti l'ingiunzione di "sfratto" da questa terra.
Ricordamelo anzitutto nell'arredamento semplice e pur di buon gusto, essenziale, della mia casa, dove chi entra possa intuire subito che ci sentiamo davvero "di passaggio" fra quelle mura, provvidenziale sosta verso la casa di cui tu Gesù, dicesti: "Vado a prepararvi un posto che nessuno vi toglierà".
Invitami a portare con me soltanto l'indispensabile del pellegrino, la cui valigia si alleggerisce per più speditamente procedere: svuota i miei bagagli dall'attaccamento alle cose, al denaro, alle comodità, alle pigrizie.
Donami il coraggio di ricordare spesso a me stesso e a chi amo, che anche gli amori della mia vita, della mia famiglia, sono affetti di un pellegrino, che se ne dovrà prestò distaccare: saprò così superare banalità ed abitudine nei miei affetti, alimentando un sempre rinnovato stupore di avere accanto a me quelli che amo!
Mettimi in cuore, come ad ogni vero pellegrino, il gusto di domandare un aiuto, magari un prestito, anche quando non ne avessi effettivamente bisogno, per il gusto di sentirmi dipendente dagli altri, per vincere la mia autosufficienza!
Come Tu indirizzi i passi del vero pellegrino verso la meta santa di un luogo santo, indirizza altresì i passi della mia vita, i progetti del mio domani, i gusti della mia sensibilità, verso le mete sante della generosità, della comunione e dell'incontro con Te.
Non permettermi di indugiare, come pellegrino distratto, dinnanzi alle vetrine della vanità di questo mondo, vetrine così spesso insanguinate dal sangue dei Poveri, bagnate dalle lacrime del Malato, che il paravento del mio cuore arido vuole nascondermi.
Fammi attento osservatore dei compagni di viaggio nel pellegrinaggio della mia vita: dammi il gusto di avere con me persone non superficiali, persone che sentono e palpitano in cuore le stesse comuni passioni per i rapporti profondi, per i "colpi d'ala", per i sogni impossibili, per la rabbia comune per un mondo stupido e sanguinario.
Dammi, Signore, una passione sconfinata per questa terra e per questi compagni di pellegrinaggio, ma un'impazienza ancor più fremente per la casa comune del tuo Cielo!
www.personalismo.it  per segnalazioni postmaster@personalismo.it
Torna ai contenuti