Calcolo: lascialo ai pagani
C
1Cor 13,5: "la
carità non calcola il proprio interesse".
Affascinami, Signore, non tanto di chi ama perdutamente me, ma soprattutto
di chi ama perdutamente quelli che non lo ameranno mai lui, neppure con un
grazie: il fascino dell'amore a fondo perso. Grazie, Signore Gesù, perchè ci
hai presentato il volto di un Padre che non misura il suo bene, un Padre che
vorrebbe sperare anche noi desiderosi di amare e dare con la sola misura
possibile dell'Amore, amare senza misura!
Concedimi,
Signore, il fascino irresistibile e la santa invidia non per chi ha la seconda
casa o la terza macchina, non per chi è più giovane e simpatica di me, non per
chi ha marito o figli più riusciti dei miei, ma soprattutto per quelli che vedo
amare con un cuore più grande del mio!
Liberami dal
continuo sospetto di scoprire nel cuore di chi ama senza calcolo chissà quale
nascosto raggiro, chissà quale celata ambizione pur di minare l'immagine
dell'altro.
Liberami dalla
sciocchezza di impedire così che lo spettacolo schiaffeggiante della sua
generosità non possa più mettere in crisi le misure dei miei calcoli.
Liberami dall'attesa di ogni tornaconto per il bene che faccio, foss'anche
soltanto la sottile gratificazione di poter lanciare uno sguardo di compassione
alle persone "comuni", distinguendomi dalla folla! Liberami perfino
dall'attesa del Paradiso, quando lo concepisco come giusto compenso per il bene
fatto con così tanta fatica o peggio, meritato indennizzo per tutti i prelibati
piaceri a cui penso di aver rinunziato!
Dònami, Signore, l'incanto per l'Amore gratuito, al di là di ogni corretta
giustizia!
Dònami di
amare per la sola gioia di amare, confermando nell'Amore il senso definitivo
della mia vita quand'anche, in punto di morte, dovessi per assurdo accorgermi
che tutto finisce per sempre!
Concedimi,
Signore, il bisogno assoluto di un posto in cui si viva soltanto di Amore
gratuito ed universale: il tuo Cielo!