Provvidenza: comunque
P > Provvidenza
Mt 6,8: "Il Padre sa
di che cosa avete bisogno".
Grazie,
Signore, per tutti i "riusciti" nella vita che hanno saputo gustarne
pienamente le gioie e i successi, fino a coglierne il limite. Dònaci di incontrare
innamorati di te che hanno saputo sperimentare prima tutti gli innamoramenti
del mondo.
Insegnaci,
Signore, a ringraziarti per tutti i tuoi doni, ma a scoprire anche nelle più
gravi avversità non solo lo schiaffo del destino ma anche la carezza del tuo
incomprensibile amore.
Insegnami a non ribellarmi al dolore alzando il pugno chiuso verso un cielo
vuoto, nella disperazione e nella bestemmia, ma ad inginocchiarmi invece
umilmente davanti ad una croce che spero ardentemente di scoprire un giorno, di
quà o di là, inaspettatamente luminosa. "Dio ha dato, Dio ha tolto,
benedetto sempre il nome del Signore", diceva il santo Giobbe. Dònami di
poter ripetere consapevole anch'io le sue parole, anticipando fin d'oggi
nell'oscurità del presente quella pace e quella luce che vedrò nel giorno senza
fine.
Fà del mio
dolore strumento di conversione per cogliere, dalla perdita di qualcosa, la
caducità del tutto, afferrando senza stringere le cose e le persone che mi
restano.
Dalla ferita
del mio cuore alza il mio sguardo verso di te, Signore, fissando in te Colui
che so che sa il perchè e l'utilità del mio dolore, per sè e per altri: dal
dolore alla preghiera, anzichè alla bestemmia.
Ispirami il
coraggio, nel momento in cui dovessi forzatamente perdere qualcosa di prezioso,
di sentirlo come una spinta verso la rincorsa a disfarmi liberamente di
qualcosa che ancora posseggo, in cose o in tempo, per amore di chi non l'ha mai
avuto.