Provvidenza: comunque - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Provvidenza: comunque

P > Provvidenza
Mt 6,8: "Il Padre sa di che cosa avete bisogno".
Grazie, Signore, per tutti i "riusciti" nella vita che hanno saputo gustarne pienamente le gioie e i successi, fino a coglierne il limite. Dònaci di incontrare innamorati di te che hanno saputo sperimentare prima tutti gli innamoramenti del mondo.
Insegnaci, Signore, a ringraziarti per tutti i tuoi doni, ma a scoprire anche nelle più gravi avversità non solo lo schiaffo del destino ma anche la carezza del tuo incomprensibile amore.
Insegnami a non ribellarmi al dolore alzando il pugno chiuso verso un cielo vuoto, nella disperazione e nella bestemmia, ma ad inginocchiarmi invece umilmente davanti ad una croce che spero ardentemente di scoprire un giorno, di quà o di là, inaspettatamente luminosa. "Dio ha dato, Dio ha tolto, benedetto sempre il nome del Signore", diceva il santo Giobbe. Dònami di poter ripetere consapevole anch'io le sue parole, anticipando fin d'oggi nell'oscurità del presente quella pace e quella luce che vedrò nel giorno senza fine.
Fà del mio dolore strumento di conversione per cogliere, dalla perdita di qualcosa, la caducità del tutto, afferrando senza stringere le cose e le persone che mi restano.
Dalla ferita del mio cuore alza il mio sguardo verso di te, Signore, fissando in te Colui che so che sa il perchè e l'utilità del mio dolore, per sè e per altri: dal dolore alla preghiera, anzichè alla bestemmia.
Ispirami il coraggio, nel momento in cui dovessi forzatamente perdere qualcosa di prezioso, di sentirlo come una spinta verso la rincorsa a disfarmi liberamente di qualcosa che ancora posseggo, in cose o in tempo, per amore di chi non l'ha mai avuto.
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