Ascensione: di Gesù "al Cielo"
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At 1,11:
"Questo Gesù che vi ha lasciato per salire in cielo un giorno ritornerà
come l'avete visto" Attira, Signore, la nostra terra nel tuo
cielo!
Grazie perchè, finalmente liberato dalle
catene dello spazio e del tempo, puoi mostrarti ortolano, pescatore,
pellegrino, comunque inafferrabile. Così dice il credo, ha potuto
"scendere agli inferi", nel cuore profondo, cioè, dell'umana
esistenza, storica e personale, puoi abitare come forza ascensionale in ogni
positività che tende, crocifissa, verso la pienezza.
Così, risorto e asceso, slacciato dai tuoi
margini di umanità, puoi abitare personalmente nel pane eucaristico come nei
movimenti di vera liberazione, nella comunità dei credenti, come nel cuore del
Povero: non più solo Dio, ma il suo Cristo è "in cielo, in terra e in ogni
luogo!"
Grazie perchè, dal tuo
cielo, tu "attiri tutti a te", così che la mia storia personale e la
storia dei millenni si trova finalmente polarizzata da una calamita universale
che raccoglie in unità i frammenti sparpagliati dal peccato.
Grazie perchè
questa tua misteriosa ed invincibile attrazione verso l'alto mi permette di
scorgere in ogni movimento autenticamente unificante, dal comporsi delle
molecole al comporsi dei conflitti, non l'evolversi cieco ma la forza personale
del tuo cuore trafitto e risorto, inesorabilmente tutto attraente verso cieli
nuovi e terre nuove, dove tutto "sarà Uno".
Grazie perchè non solo
sei andato a prepararci un posto, ma perchè in te, capo, già inizialmente il
tuo corpo che siamo noi abita il tuo cielo accanto al Padre: arrivando in cielo
ci accorgeremo di esserci già! Grazie per questo avvinghiante desiderio di
cielo che mi stringe in cuore, così da indurmi invece a "mollare la
presa" di tutte queste cose che stringo, nella "camera
d'albergo" del mio passaggio qui in terra.