Sete: di risposte ultime
S > Sete
Gv 6,35: "Chi crede in me non avrà più sete".
Liberami,
Signore, dalla sventura comunissima di vivere stupidamente come se fossi
immortale! Signore Gesù: la tua Resurrezione si porge al mio cuore come l'acqua
all'assetato. Assetato di vittoria contro l'ombra sempre dimenticata ma sempre
presente della mia morte personale.
Tu Risorto vuoi presentarti vincente, al mio cuore assetato di vittorie
definitive. A questo cuore assetato di vittoria contro l'ambiguità perenne, la
fragilità insanabile, la perversità insanabile che lo insidiano. Salvami,
Signore, dal pericolo di saziarmi di vittorie parziali: la vittoria della mia
squadra di calcio, la vittoria del mio partito, la vittoria di quel "ve lo
dicevo io" mentre gli altri non lo capivano... le tante piccole ma,
purtroppo, esaltanti vittorie della mia piccola vita, in famiglia, sul lavoro,
con gli amici. La sete radicale di vittoria radicale che mi hai messo in cuore
mi spinge irresistibilmente a crederti Risorto, come la sete spinge a credere
che l'acqua esiste.
Concedimi
calma e onestà per capire se le mie labbra hanno già bevuto qualche kanciata o
qualche whisky saziando il mio cuore di luccicanti vittorie piccine!
Ti ringrazio,
Signore Risorto, pegno e anticipo della Resurrezione di tutti, per avermi fatto
scoprire tanti fratelli in attesa di una qualche "resurrezione" degli
Ultimi, anche tra quelli che non consumano gli scalini delle chiese, ma
consumano altresì le strade della lotta e della speranza per l'Uomo: la loro
speranza pagante mi incoraggia talvolta più della mia fede mangiaostie!
Quelli che,
senza conoscere il tuo Volto, o avendolo intravisto storpiato dalla mia
caricatura, credono, o meglio sperano, sperano fermamente che, prima o dopo
l'Amore vincerà.
Dònami,
Signore, sguardo aguzzo e luminoso, appassionato di resurrezione, per
misericordiosamente discernere gli atei fra i credenti e i credenti fra gli
atei.