Ammalato: grazie perchè sono malato
A > Ammalato
Gv 9,2: "Chi ha peccato perchè egli nascesse cieco? "
Grazie perchè di questa sofferenza che per il
mondo è solo spazzatura, Tu ne hai fatto INVECE CONCIME
capace di fiorire nel
giardino del mondo fiori che altrimenti non sarebbero mai sbocciati.
Grazie, Signore, perché il momento difficile
e prezioso della malattia mi ha insegnato a parlarTi, a scoprire NELLA
PREGHIERA il respiro necessario della mia anima, a cercare nel Tuo volto gli
occhi che più di tutti potevano leggermi e capirmi.
Grazie perchè a me per il quale non sembra
esserci posto in questo mondo di giovani, sani, belli, efficienti, Tu invece
hai dato UN POSTO, e un posto privilegiato, accanto alla Tua croce, dirimpetto
alla tomba vuota della Tua resurrezione. So che servo a questo mondo anche se
questo mondo non me lo volesse mai riconoscere: io ho un posto nel Tuo cuore!
Grazie perchè a me così vinto nel mio corpo
hai maturato uno sguardo così profondo per "VEDERMI L'ANIMA"
immortale. Quando la mia carne s'infiacca e la mia pelle appassisce, ecco che
mi riconosco fragile involucro di un'anima immortale.
Grazie perchè le travolgenti passioni e i
vorticosi abbracci dei miei amori hanno lasciato il posto ad un TOCCARE
DISCRETO, pudico, venerante, dei nostri corpi, capaci adesso di impensate,
profondissime, comunioni.
Grazie per quelli che mi vengono incontro non
solo per aiutarmi, ma per essere aiutati da me, per scoprire il SENSO DELLA
PROPRIA VITA sana e sportiva alla cattedra della mia vita malata e immobile:
per capire che, in qualunque situazione, soltanto l'Amore conta!
Grazie perché mi hai messo in mano la
bilancia della verità per capire chi davvero voleva bene a me e non AI MIEI
DONI, ora che sembro non poterne più offrire. Ma grazie di più ancora quando
suggerisci al mio cuore di amare soprattutto chi adesso, così, non mi ama più!
Grazie perché la Tua Parola parla al mio
cuore: chi crede in me ha la via eterna. Così mi sono avvicinato al disperante
pensiero di un mio prossimo addio a questo mondo come ad UN ARRIVEDERCI a
quelle persone cui sarei presto andato a preparare un posto.
Grazie, Signore, perché hai promesso a questo
nostro corpo, trasparenza e velo al contempo del mio cuore, tabernacolo
misterioso delta Tua presenza, che non si consumerà per sempre come cenere al
vento, ma è atteso nell' ABBRACCIO TENERISSIMO dell'Amore Tuo e di tutti nella
casa che ci hai preparato nel Tuo Cielo! Grazie perchè mi hai messo in cuore
un' imprevedibile, impaziente VOGLIA di CIELO: non è fuga dallo strazio che mi
opprime, ma pienezza di quelle gioie che tuttavia ricordo con affannoso
entusiasmo. Ne scopro soltanto adesso il limite ristretto, le vivo soltanto
adesso come anticipo e simbolo di quella gioia definitiva e universale del Tuo
cielo che fin d'ora profuma questa mia terra trafitta!
Insegnami a dirti, con il vecchio Giobbe:
"Dio ha dato, Dio ha tolto,_benedetto sempre il nome del Signore!"
Insegnami a dirTi, dal mio cuore sanguinante: "Grazie, Signore, perchè
sono malato"