Resurrezione: corporea - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Resurrezione: corporea

R > Resurrezione
1Cor 15,35: "Con quale corpo risusciteranno i morti! ".
Affascinante, Signore, questo profeta Daniele che applica al "popolo dei santi" quello che, proprio del "Figlio dell'uomo" anche Matteo 24,14 dirà del popolo dei Salvati.
Mi piace pensarci spesso, Signore a questo Popolo dei Salvati, dei Risorti. Come fare a non pensarci spesso, a pensarci soltanto quando capita, se questa vita è un batter di ciglio e la vita eterna è, appunto, eterna?
Come fare a non pensarci spesso; a non contarci proprio, a non sógnarlo spesso questo Popolo di risorti? Come fare a non dire, quando perdi per strada un importante pezzo di salute: "Ma non preoccupiamoci, che entro ben meno di 100 anni sarò guarito!"
Dimmi tu, Signore: "o la vita eterna, fin d'oggi iniziata, è una favola, oppure è vera". E allora merita giocarsi la vita prima e più che si può perchè dentro, attorno e lontano da noi vinca l'Amore!
A quante persone, soprattutto a quelle che amo, vorrei domandare quante volte al giorno pensano alla vita eterna. Ma non soltanto a quelle che amo!
Così vorrei domandarti, Signore, se hai mai chiesto all'esercito dei becchini o agli agenti delle pompe funebri che vivono, giustamente, come avvoltoi, sulla dissoluzione del nostro corpo, se aspettano la resurrezione dei corpi. Mi vien da pensare alle loro facce stralunate davanti a questa tua domanda! Vorrei chiederti se hai mai chiesto alle operatrici di una delle più fiorenti industrie del nostro tempo, i saloni di bellezza, fitness, lampade, massaggi e idromassaggi, se si sono mai ricordate, mentre cercavano di operare il miracolo di drizzare le grinzite ridondanze di qualche non più giovincella loro cliente, se pensavano che il loro lavoro avrebbe raccolto un pieno successo nella resurrezione dei corpi.
Vorrei chiederti se hai mai chiesto al vero e proprio esercito di uomini (e ora anche donne! W l'emancipazione femminile) che usano Kalaschnikow o missili per spappolare il corpo del cosiddetto nemico, se avevano mai pensato alla sorpresa di rivedersi un giorno i cosiddetti nemici di nuovo in carne ed ossa, ringiovaniti, sorridenti, e perfino desiderosi di abbracciarli.
E così pure i chirurghi che tagliano e cuciono, e così pure i cuochi e le massaie che tanto si affannano, giustamente, per questo nostro "frate asino...."
Ma lo sconcertante e il trafiggente mi sembra proprio notare che forse una larga maggioranza di quelli che vengono a Messa, e addirittura mangiano il tuo Corpo, del quale tu hai detto "chi mangia la mia carne non morirà in eterno", loro stessi, cosa dico, noi stessi, ci pensiamo tanto poco alla resurrezione del nostro corpo.
E quando domando ai fidanzati, nella confessione precedente il matrimonio, se sperano di potersi abbracciare anche dopo la morte, ecco che mi guardano come se fossi un marziano!
Ma Signore! Dimmi tu cosa abbiamo predicato in 2000 e più anni di Cristianesimo se l'attesa della resurrezione corporea, impazienza felicitante dei primi cristiani, ci sfiora testa e cuore così raramente da non farci neppure desiderare di invecchiare per poter così finalmente ringiovanire per sempre!
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