Passato: purificarlo
P > Parola
Sal 42,5: "Quando ricordo, il mio cuore si strugge".
Tu, Signore, non ricordi, perchè tutto,
passato, presente e avvenire è sempre presente nell'attimo senza inizio nè fine
della tua eternità: io decido invece con fatica di accettarmi nel tempo, come
tu hai voluto, in questo inesausto rincorrersi del mio passato, divorato dal
mio avvenire.
Incantimi,
Signore, della tua eternità, rendi impaziente il mio cuore nell'attesa del
giorno in cui finalmente l'inesorabile clessidra della mia vita si fisserà nel
punto luminoso della tua eternità. Custodiscimi senza lacrimogeno rimpianto i
ricordi belli e preziosi della mia vita, trasformandoli in entusiasmo per il
mio domani.
Alimentami in
cuore la misericordia per la memoria dei miei errori, dei miei peccati,
dissolvendo il veleno che vorrebbe depositarsi sul fondo dell'anima, il veleno
che vorrebbe iniettare i miei occhi incattivendone lo sguardo.
Concedimi il
dono di saper cancellare tutte le etichette che la mia affilata memoria
vorrebbe sempre appiccicare sulla fronte della gente con colla indelebile.
Incantami di chi sente spontaneo il bisogno di vagliare la propria memoria
così da alimentare ai ricordi positivi i propri sogni, cancellando al contempo
le pesantezze delle delusioni, di sè e degli altri. Fammi assaporare la sovrana
libertà di chi riesce non solo a perdonare ma anche a dimenticare! Scampami
dalla tristezza di una memoria precisa, ferrea, inossidabile, incapace di
carezzare con indulgente tenerezza il ricordo delle persone e delle vicende:
che chiunque si sente ricordato, si senta al contempo amato!
Inebriami
della bramosia di "essere come Dio", copiandoti nel tentativo di una dimenticanza
del male vissuto e del male ricevuto, trasformando la spazzatura del passato in
concime per il fiore di un sogno a venire.
Ti autorizzo a
insidiarmi nelle mie facoltà psichiche, se proprio questo annebbiamento fosse
necessario per guarire il mio cuore dal risentimento e dal rancore.