Gravidanza: divino mistero - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Gravidanza: divino mistero

G > Gravidanza
 
 
Lc. 1,57: "Diede alla luce un bambino".
 
La prima riga di questo tuo Vangelo ci presenta infatti quel grande, comunissimo e sempre misterioso evento di un parto e lo chiama, come si dice ancor oggi "dare alla luce": davvero ogni bimbo che viene a questo mondo è una nuova stella che nasce in cielo, una stella che brillerà ancora quando tutte le stelle del cielo si saranno spente.
 
Non posso smettere di stupirmi sempre di questo nascere carne da carne, in modo da costituire una continuità fisica tra il bambino nato stanotte e Napoleone, o Alessandro Magno o chissà quale sconosciutissimo pastore dell'Asia. Voglio leggere nella continuità fisica tra il bimbo e i suoi genitori la parabola della fraternità universale: un invito a vivere nel fiore e nel frutto quello che già siamo in radice. Voglio leggere nel dolore del parto e nel pianto del bimbo appena partorito l'urlo che cuce la gioia e il dolore, la vita e la morte, come la tua Bibbia vede nelle doglie la cicatrice di una ferita dell'umanità non ancora rimarginata.
 
E' così che sento di dover guardare l'incontro e l'esultanza del bimbo appena nato senza dimenticare che, se pur sanissimo, è nato malato dentro dal peccato d'origine. E' nato condannato a morte!
 
Voglio imparare, nonostante tutto, a fare festa a mio figlio che l'ecografia mi predice malato. Se tutto finisse qui perchè non interrompere una vita che sarebbe un problema per sè e per gli altri? Ma se tutto continua nel tuo Cielo, città dei Risorti, allora c'è motivo di far festa anche a un bimbo che nasce crocifisso!
 
Fammi leggere, Signore, l'intimità fra il bimbo e la madre che lo porta in grembo come immagine dell'intimità della mia vita in grembo al tuo Amore. Voglio sentirmi avvolto dalle tue braccia come l'incinta custodisce il suo bimbo. E veramente, mio Dio, tu sei incinto di ciascuno di noi, in attesa di poterci partorire nella culla dell'eternità!
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