Religiosità: popolare - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

+39.3355871744
bonzaniprospero8@gmail.com
L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
www.personalismo.it
Vai ai contenuti

Religiosità: popolare

R
2Re 13,21: "Venuto a contatto con le reliquie di Eliseo, resuscitò".
Ti ringraziamo, Signore, per questo gesto prezioso delle reliquie, la reliquia della tua Croce, dei Martiri e dei Santi, la cui devozione ci spinge a seguire oggi i passi della via che loro ci hanno tracciato ieri. Suggerisci, Signore, ai nostri giovani, agli uomini e alle donne del nostro tempo, travolti dalla frenesia della fretta e dall'ambizione dell'attualità, la pausa preziosa e la devozione nascosta, per gli oggetti che ci richiamano le pagine più parlanti della nostra storia familiare.
Prendimi la mano, Signore, quando mi curo con devozione dell'album fotografico della mia famiglia, quando accarezzo il primo Vangelo che mi fu regalato da bambino, quando sgrano il Rosario che Nonna buon anima aveva devotamente consumato, quando sistemo in evidenza nel portafoglio la prima foto del mio coniuge, quando rileggo ai miei figli la prima lettera d'amore.
Insegna, Signore, ai più giovani, la devozione intelligente per le reliquie dei nostri Defunti al cimitero: in questo tempo in cui la morte e i Morti sembrano cancellati dallo stress quotidiano fammi ricordare il bene che hanno fatto, fammi indovinare il loro sgomento per il bene non fatto.
Non lasciarmi impressionare dai racconti fantasiosi di una devozione feticista e perfino idolatra delle reliquie dei Santi, contese talvolta nella storia con lo spargimento di sangue degli eserciti e delle Crociate: voglio leggere nelle cose che hanno posseduto i defunti il messaggio per i viventi.
Allontanami dalla moda di avere in casa soltanto mobili e suppellettili moderni quasi che il ricordo di oggetti antichi mi renda vecchio e la memoria di chi li aveva usati mi possa turbare come un fantasma. Aguzza il mio sguardo, allunga i miei occhi perchè non si lascino catturare ne dal profumo dei fiori ne dal gusto dei frutti del mio albero, ma ne inseguano sapientemente le radici per fedelmente innaffiarle.
Distinguimi dai complessati che si aggrappano alla memoria perchè ogni novità è vista come un'aggressione ma dividimi parimenti dai superficiali che ritengono il nuovo automaticamente migliore dell' antico.
Affilami la memoria di chi, di come, di quando mi è stata per la prima volta realmente e consapevolmente trasmessa la fede, per conservarne viva la riconoscenza verso chi ancora vive o già è passato dalla fede alla visione.
www.personalismo.it  per segnalazioni postmaster@personalismo.it
Torna ai contenuti