Comando: sì, ma interiore
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Gv 14,26: "lo Spirito vi guiderà in ogni cosa."
Meno male che
i tuoi precetti non sono un codice civile o delle tasse da assolvere perchè un
Parlamento li ha votati: Tu ci semini in cuore quei semi che, accuratamente
coltivati, fioriscono la gioia!
Grazie,
Signore Gesù, perchè non ci hai comandato dal di fuori questo o quell'altro, ma
ci hai detto che i frutti buoni della nostra vita sarebbero spuntati dal di
dentro, proprio come il grappolo spunta dalla vite, seriamente coltivata.
Grazie perchè
non ci hai comandato dal di fuori di amare tutti, e perfino i nemici: Tu ci hai
rivelato che la faticosa esperienza di sentirci amati dentro dall'Amore
traboccante del Padre, avrebbe traboccato nell'Amore gratuito, anche per i nemici!
Grazie perchè
non ci hai imposto dal di fuori di "pregare senza sosta", ma ci hai
promesso invece la perseverante voce interiore dello Spirito, inseguita
pregando in mezzo al fracasso del mio cuore.
Grazie perchè
ci hai detto che quella voce interiore avrebbe dal di dentro cantato senza mai
interrompersi "geminiti inenarrabili" di lode al Padre, nello sguardo
a Te anche mentre fermo l'auto al semaforo stradale o aspetto dal dentista:
ogni spazio "mentale" vuoto si riempia di spazio 'cardiaco" nel
guardarti, nel lasciarmi guardare con Amore!
Grazie perchè
non ci hai comandato dal di fuori la fedeltà a tutti i costi come dovere
imposto ai coniugi. Tu ci hai invece rivelato che il sacramento del matrimonio,
vissuto nella fede, celebrato nella preghiera familiare, mi avrebbe fatto
sentire dal di dentro che la via della mia gioia passava per la gioia
dell'altro, come voi 3, Padre, Figlio e Spirito, vivete dell'Amore dell'Altro!
Ma tu mi hai
promesso che se ti domandavo la grazia di accogliere la croce come un dono,
foss'anche la morte di un figlio o la scoperta di aver sposato un coniuge deludente,
allora, invece che schiacciarmi, la croce, come per Te, mi avrebbe sollevato
più in alto!
Grazie perchè
ci hai rivelato che la forma più piena di nostra "attività" diventa
la più piena "passività" quando, pur impegnati ai remi, issiamo
tuttavia la vela per lasciarci "comandare" e guidare dal soffio del
tuo Spirito!