Unità: pagata di strappi
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Ef 4,3: "Io, in carcere per il Signore
vi invito a conservare l'unità dello Spirito con il vincolo della pace".
Concedimi,
Signore, di vibrare per la mia comunione con Te, così da sentirmi in comunione
con chi è in comunione operosa con Te, più che con chi ha in comune con me la
squadra, il partito, il lavoro, l'hobby e... e perfino il mio sangue!
Tu sei
"qualcuno" per ciascuno di noi, se diventeranno per noi
"qualcuno" tutti coloro per i quali Tu, e il tuo Vangelo, sono
davvero "qualcuno".
Tu non sei uno
che lascia le parentele come sono. Tu hai detto "chi non odia suo padre,
sua madre... non è degno di me". Tu che hai detto di tua Madre "ma
chi è costei?", indicaci che le parentele definitive si radicano nel
profondo delle anime innamorate dello stesso sogno d'Amore, il sogno del Tuo
Regno, Regno di Giustizia, d'Amore, di Pace.
Ti ringrazio,
Signore, per la mia famiglia, per il mio gruppo, per le mie amicizie, per le
mie simpatie "di pelle", ma mi impegno a cogliere tutte queste
affinità come "partenze" verso l'unico "traguardo" di una comunione con Te nella comune passione di tessere
comunione!
Ti ringrazio, Signore, della sofferenza amara che mi zampilla in cuore
quando vedo incrinarsi o
illanguidire
vecchie amicizie fondate su di una cordialità superficiale che rifiuta di
crescere in comunione profonda!
Impediscimi di
pagare la conservazione delle mie amicizie di un tempo al prezzo della rinunzia
ai nuovi, più ampi, più luminosi orizzonti dischiusimi in cuore dal più vero
incontro con la Tua Parola!
Insegnami ad
abbracciare con entusiasmo gli amori della mia famiglia quando li sentissi
allontanati dall'abbraccio Tuo e dei Poveri, dilatando il mio cuore fino a
farlo capace di più ampi strappi, un braccio a Te, un braccio ai miei amori,
nel tenace e rispettoso tentativo di farne qui o in cielo, un unico abbraccio!