Delicatezza: dei gusti
D
Fil. 2,5: "Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono di
Gesù".
Infondi nel mio cuore il gusto per la finezza interiore, in un mondo di
superficiali, il gusto della gratuità, in un mondo di affaristi, il gusto del
candore, in un mondo di astuti, il gusto della tenerezza, in un mondo di
maniaci sessuali, il gusto della ricerca spirituale, in un mondo di
"toccare per credere",
il gusto
dell'ascolto silenzioso, in un mondo di fracassoni, il gusto dell'ultimo posto,
in un mondo di arrivisti,
il gusto della
profondità dei rapporti, in un mondo schiavo dell'immagine, il gusto per gli
Ultimi, in un mondo che sembra fatto solo per i vincenti.
Dònaci di
fiorire la nostra strada con fiori di sensibilità profonda, di forti tenerezze,
di intenzioni interiori sempre rettificate,
di giudizi mentali nascosti sempre benevoli, di sentimenti tenaci di carità
nel fare il nostro lavoro, di rapporti sempre squisiti e nuovi nell'ordinario
della nostra famiglia, di stupore sempre appassionato. Incantami, Signore, di
chi pulisce serenamente il vomito del malato e tuttavia gli sa pettinare con
garbo i capelli,
di chi conduce
duramente la sua lotta sindacale ma si ferma un attimo a contemplare il
tramonto durante il corteo,
di chi sa
abbracciare con passione e tuttavia desidera pregare in rispettoso silenzio con
chi ha abbracciato, di chi si impegna per dare le case popolari agli sfrattati
ma sa poi educarli a coltivare i fiori sul davanzale, di chi, come S.
Francesco, insegna una scarnificante povertà e sa tuttavia apprezzare i
pasticcini dell'amica in punto di morte.