Martirio: inutile?
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Gv. 12,24: "Il grano se muore, porta molto frutto".
Grazie, Signore Gesù, per questo evangelo in cui ci assicuri che "il grano, caduto in terra e dimenticato, sembra morire, ma non muore!".
Insegna a noi pure la via della gioia quando tentiamo di cadere per "la causa", tentiamo di rimetterci di tasca propria, il proprio denaro, il proprio tempo e la propria salute.
Salvami dal sottile sospetto che il nostro rimetterci sia inutile, visto che chi potrebbe apprezzare i nostri sacrifici non se ne accorge, visto che ci sembra di lottare contro i mulini a vento!
Insegnami a non pentirmi delle attenzioni verso mia suocera ora che dovrei partire in ferie con la famiglia e lei non vuole muoversi da casa.
Insegnami a non pentirmi del tempo bruciato sui libri anche se il professore si è accanito per bocciarmi.
Insegnami a non pentirmi di serate di dialogo con mia figlia che se ne parte in tenda con il ragazzo senza neppure porsi la domanda se è quello che vorrebbe sposare "o è uno qualunque".
Se mi guardo intorno ho l'impressione che davvero stiamo facendo dei buchi nell'acqua!
Prendimi per mano, Signore, e ripeti al mio cuore che il grano caduto in terra e marcito, scomparso, prima o dopo, qui o chissà dove, darà molto frutto!
Insegnami a ringraziarti, Signore, nella sicura speranza che, quando e chissà dove, siano a qualcosa serviti i fiumi di lacrime e i mari di sangue versati nei secoli da quelli che non si sono accontentati di poltrona, giornale, pantofole, moglie in cucina e a letto, ferie e abbronzatura.
Grazie perchè Tu ci assicuri che queste lacrime e questo sangue sparsi per gli altri nel posto più ignorato e sconosciuto della terra, non passerà inosservato davanti ai tuoi occhi!
Ricordami, Signore, che non è neppure la sofferenza, fisica o morale, che impressiona e sconvolge, ma soprattutto ci travolge il sospetto che la sofferenza sia inutile!
Signore Gesù! Grazie perchè ci hai detto che non è vero!
Tu ce ne scampi: il grano caduto per terra, darà molto frutto!