Abbandono nelle mani di un Dio che parte: sempre per primo
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1Gv 4,19: "Noi amiamo perché Egli ci ha amato per primo. "
Talvolta, Signore, ho avuto l'impressione che
Tu fossi addormentato, mentre io suonavo inutilmente al campanello
del tuo cuore: ma se mi volto indietro mi accorgo di quante volte Tu mi sei
venuto incontro prima
che io ti cercassi.
Tu mi hai preceduto in quella persona, in
quell'avvenimento, in quella disgrazia, in quella parola interiore.
Signore Gesù: noi viviamo nell'ansia di dover prendere sempre delle
iniziative per affrontare i problemi della nostra vita.
Cambia, Signore, la mia vita, ricordandomi che alla famiglia, al lavoro,
alla parrocchia, ci hai pensato Tu prima di me!
Che pace dentro quando ci credo! Non per aspettare la manna dal cielo, ma
per rimboccarmi io le maniche senza palpitazioni, e senza che la mia ansia
morsichi i fratelli!
Fede: fonte di pace! Insegnami a contare su di Te come si conta su di una
persona amata e stimata. Come conto su di quelle persone delle quali dico:
"Se c'è quello lì sono tranquillo!".
Aiutami, Signore, a ricordarmi più spesso che
l'iniziativa di venirmi a cercare, è state tua. L'iniziativa di chiamarmi alla
vita e l'iniziativa di chiamarmi alla fede. L'iniziativa di disporre in modo
misterioso i sentieri e i bivi della mia vita cosi come cresce un albero dal
suo seme, senza che lui lo sappia, si biforca di ramo in ramo, allungandosi in
modo imprevedibile verso il tuo cielo. Placa le tensioni del mio cuore,
facendomi sentire la tua mano nella mia, come un bimbo che si lascia portare
dalla mano di Mamma. Dona al mio cuore ansioso la pace di sentirmi accolto da
Te sicuramente, come chi sa che l'iniziativa della propria dichiarazione
d'amore per un altro sarà sicuramente accolta.
Concedi anche a me, Signore, di rispondere alle chiamate impreviste della
mia vita, nella salute e nelle malattie, nella giovinezza e nella maturità,
nella folla o nella solitudine: "Vieni e seguimi"
"Eccomi!".