Spirito e corpo: in armonia
S > Spirito
						Mt 10, 7: "Guarite gli infermi, cacciate i demoni".
Grazie, Signore Gesù, perchè Tu hai mandato gli Apostoli dicendo
						"predicate il Regno... guarite gli infermi...": Tu riconoscevi l'uomo intero, corpo e spirito!
Liberaci, Signore, da una salvezza attesa per l'anima conservando invece al
						nostro corpo tutto il suo superfluo e al corpo degli altri tutta la sua urlante povertà e sofferenza!
Liberaci,
						Signore parimenti da una salvezza che volesse riempire la pancia e il
						portafoglio dei Poveri, rivoluzionare le istituzioni, senza bussare al cuore di
						ogni uomo, dando e chiedendo Amore!
Insegna anche
						a noi a riconoscere, custodire e coltivare l'interezza della nostra persona,
						scoprendo come l'anima affiori alla superficie del nostro volto e del nostro
						corpo.
Insegnaci a
						scoprire con esultanza il volto bello sempre, a tutte le età, armonioso e
						luminoso, di chi ha coltivato la pace nel proprio cuore con più passione che i
						propri capelli.
Insegnaci a
						carezzare con pudica tenerezza quel volto dove gli occhi traspariscono una
						volontà di bussare rispettosamente al Tuo cuore per venerarti e servirti!
Insegnaci a
						spianare affettuosamente sulla fronte quelle rughe che non tradiscono rabbia o
						dispetto, disegnate dalla fatica onesta, prolungata, serena, pacificata, di un lavoro
						vissuto più per amore che per stipendio!
Insegnaci ad
						ascoltare con vibranza la voce di coloro che non parlano con la forza delle
						loro corde vocali soltanto ma con l'eco del palpito del loro cuore.
Insegnaci ad
						abbracciare con serenità l'uomo, la donna, nel cui petto posso avvertire non
						soltanto il palpito del suo cuore per me che l'abbraccio, ma il palpito per
						tutti i non abbracciati della storia! Insegnaci a toccare veneranti quelle mani
						che hanno saputo per tanti anni sempre dare più che prendere, quelle mani che
						hanno saputo congiungersi nel gesto misterioso della preghiera.
Quelle mani
						che hanno saputo lavorare ricordando che non tenevano in mano un mattone ma il
						pezzo della cattedrale universale del Tuo Regno.
								 
 
