Toccare Dio: quale desiderio più grande? - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Toccare Dio: quale desiderio più grande?

T > Toccare Dio
Gv 14,21: "Anch'io lo amerò e mi svelerò a lui".
Mi insegnato che Tu ci sei, che Tu vai obbedito e che, ascoltandoti, avrei avuto in cielo l'acqua gioiosa che il mio cuore assetato brama avidamente fin d'oggi!
Tu invece hai detto "ti amerò e mi svelerò a te" per dirmi che l'ascolto di Te mi avrebbe regalato fin d'oggi quell'intimità felicitante che assaggio fugace nelle intimità affettuose della mia vita! Grazie per aver messo sui miei passi qualcuno che me lo ha detto!
Tu sei insomma qualcosa o Qualcuno per me, fin da oggi?
Tu ci vuoi tutti, dal ministro all'operaio, mistici, contemplativi dentro il vivere quotidiano, perchè Tu ami e Ti sveli, come chi ama si svela e si lascia guardare da chi è amato, nella sua intimità!
Forse che rimandavi l'abbraccio definitivo al tuo Cielo senza promettermi fin d'oggi la Tua carezza? Grazie, Signore Gesù perchè, nel deserto freddo, buio e faticoso della mia preghiera, fiorisci talora tra i sassi il fiorellino profumato della Tua presenza sensibile in me, come chi ama si sente abitato da chi ama anche se la distanza li separa!
Tu sei compagnia fugace ma palpitante, al cuore di chi crede nell'Amore come senso definitivo della propria avventura. Così l'Amore diventa, da idea, persona.
Non potrei crederti fuori di me se talora non ti avessi scoperto dentro di me, compagnia quando ogni compagnia non poteva farmi più compagnia, come quando chi amo mi è accanto ma addormentato!
Grazie, Signore, perchè la fugace, rara ma indimenticabile esperienza del Tuo abbraccio interiore fiorisce quell'armonia nuova, capace di più teneri e più profondi abbracci a chi abbraccio.
Sperimentarsi, nella fede oggi, dopodomani nella visione, avvolti da un abbraccio rispettoso, pudico, ma tendenzialmente definitivo: scuola di abbracci!
"Lasciarsi andare" nelle Tue braccia, con la fede, nel momento faticoso della preghiera, nel momento difficile dell'obbedienza alla tua Parola, mi insegna a "lasciarmi andare" nelle braccia di chi mi ama davvero!
Accogli la sofferenza di non avere chi mi abbraccia condividendo con me l'esperienza e lo stile del Tuo abbraccio, Signore.
Come fare a meno di essere amati da qualcuno che sperimenti con me l'Amore di Te? Signore!
Tu hai detto che ti manifesterai. Ma io non sento che l'eco del mio grido nel vento del mio cuore! "La sete di Te è per oggi la mia acqua! Riconoscimici!"
Ma Tu mi rispondi: "Non temere, piccolo, non mi cercheresti tanto, se Io non ti avessi già trovato!"
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