Spirito come anima: salvarla dall'inferno: di là e qui - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

+39.3355871744
bonzaniprospero8@gmail.com
L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
www.personalismo.it
Vai ai contenuti

Spirito come anima: salvarla dall'inferno: di là e qui

S > Spirito
Lc 13,22: "Signore, sono pochi quelli che si salvano?".
Rammentami Signore, il dovere della gioia, per non vivere piatto qui e disperato di là!
Io so, Signore, che l'Inferno esiste perchè tu lo hai detto e la Chiesa lo ha più volte confermato. Ma so anche che non esiste certezza di fede assoluta che mai un uomo o una donna ci siano "finiti", all'inferno. E' un mistero del tuo cuore!
Ma ciò non toglie che proprio il pericolo di "perdere l'anima" diventi l'assillo più impellente della mia vita!
Oh, Signore, Tu hai detto: "a cosa giova all'uomo guadagnare il mondo intero se poi perde la propria anima?" Insegnami a non avere più paura di qualcos'altro che non sia il pericolo di "perdere la mia anima" e l'anima di quelli che amo.
Signore Gesù: concedimi che la preoccupazione più assillante della mia vita non sia se sarò o no promosso, se io incontrerò, se mia/o figlialo incontrerà l'uomo/la donna da amare per sempre, se mio figlio crescerà sano, se farà carriera, se la recessione economica potrà risolversi velocemente... ma sia appunto proprio la domanda di questo che il Vangelo chiama sbadatamente "un tale": "Signore, saranno tanti o pochi quelli che si salvano?".
Ma cos'è questo "perdere l'anima"? Sarà forse andare all'Inferno, a patire e soffrire, in punizione di tanto godimento illecitamente assaporato qui in terra?
Sarà forse il Signore indispettito e geloso del godimento della vendetta crudele, della soddisfazione di un sogno ambizioso, del piacere di un sesso sfrenato, del fremito ebbro di violenza, del gusto del divertimento e dello "sballo", dell'assaporare di chissà quali piatti gastronomici... sarà forse l'Inferno dantesco del contrappasso dove si paga con la sofferenza eterna il piacere di un momento?
O non sarà forse che fin d'oggi abita l'Inferno nel cuore di chi non crede all'Amore, senso della vita, così che la morte non sia quasi altro che alzare il sipario su di un palcoscenico che era già tutto nel suo cuore drammaticamente sistemato?
Insegnami, Signore Gesù, ad amare le persone che amo trepidando non per il loro amore per me, ma per il loro amore per l'Amore, e per Te!
Metti sui miei passi persone che mi amino saggiamente, così da per null'altro di più trepidare per me che per la salvezza della mia anima, per il mio innamoramento dell'Amore, fin d'oggi!
Ricordami ogni sera, Signore, il pericolo dell'Inferno di là, per imparare a vivere felice l'indomani mattina di qua, e poi per sempre!
www.personalismo.it  per segnalazioni postmaster@personalismo.it
Torna ai contenuti