Silenzio: implorarlo! - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Silenzio: implorarlo!

S > Silenzio
Sof 1,7: "Sta in silenzio alla presenza di Dio".
Quando sto in silenzio ci sto bene o cerco di parlare, di sentir parlare un altro, di pensare a qualcosa, perchè mi trovo a disagio in compagnia di me stesso? Aspetto con impazienza che il silenzio finisca?
Normalmente come riempio uno spazio di silenzio nella mia giornata?
Ricordo un momento di silenzio che mi è particolarmente pesato; e un momento di silenzio particolarmente esaltante.
Talvolta ho usato un momento di silenzio per leggere e meditare "il pane quotidiano". Come ne sono uscito?
Conosco qualche persona che quando parla, talvolta mi accorgo che le sue parole sono la terra buona del:
Le aveva scavate con l'aratro, per scavarsi dentro, capirsi e possedersi, prima di darsi.
Le aveva ripulite con la falce, cercando di tagliare dentro tutte le erbacce dei sentimenti cattivi di giudizio, di esibizionismo, di vittimismo, per lasciare spazio solo all'amore.
Le aveva innaffiate con l'acqua zampillante della preghiera!
Allora le sue parole contavano di più!
Ci sono silenzi che urlano più di un grido: spuntano dal giudizio, dalla squalifica, dalla stizza, dall'avvilimento.
La persona che amo di più sa stare in silenzio accanto a me ed io mi accorgo che, dopo le sue parole più importanti, il suo silenzio mi parla più delle sue parole: il suo messaggio è indicibile!
Ricordo il danno arrecato da una parola imprudente. Ricordo gli spazi di speranza lasciati invece da un faticoso silenzio, in attesa di un momento più opportuno per la parola.
Conosco dei silenzi vuoti, in cui uno o due non si dicono niente non perchè non si fidano e non vogliono parlarsi, ma perché ciascuno dei due non saprebbe cosa dire di sè, non volendo conoscere i propri sentimenti. Allora parlano del tempo,di donne, di motori.
Ho conosciuto momenti luminosi di silenzio in cui mi sentivo affiorare dentro la voce della mia coscienza, forse potevo chiamarla la voce del Signore: un sogno di bellezza che ne io ne altri sarebbero stati capaci di sognare sulla mia vita! Era il tuo, Signore!
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