Silenzio: di Dio - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

+39.3355871744
bonzaniprospero8@gmail.com
L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
www.personalismo.it
Vai ai contenuti

Silenzio: di Dio

S > Silenzio
Sal 28,1: "Non restare in silenzio, mio Dio".
Più invecchio più sono le cose che non capisco. Proprio come quel boscaiolo che, volendo ottenere una zona di luce nel suo podere, cominciò ad abbattere gli alberi più alti, ma ogni volta che ne abbatteva uno proprio il cerchio d'ombra attorno a lui diventava sempre più ampio.
E' da quando l'ultima scimmia cominciò a rizzarsi in piedi e Qualcuno di lassù le infuse il dono di pensare, è da allora che gli Uomini degni di questo nome sanno fermarsi nel gesto enigmatico del silenzio orante per ascoltare Uno che non parla mai: lo chiamano Dio!
Ma nonostante i millenni da quando questo fatto accade, e nonostante una vita che la cosa capita a me, io non riesco assolutamente a capire come lo si possa fare senza darsi del matto da soli. Chi ascolta il Muto lo fa sereno come quando si respira!
Ma nonostante io stesso mi dia del matto da solo quando lo faccio, più vado avanti negli anni, più avverto l'insopprimibile bisogno di un gesto così strano e folle, tanto più folle quanto per tantissimi altri sembra invece naturalissimo! L'insopprimibile bisogno di fare silenzio per ascoltare me stesso e Dio!
Non solo insopprimibile ma sempre più necessario, affascinante, gratificante, felicitante!
Dev'essere qualcosa che sta proprio scritto da sempre in quel guazzabuglio del nostro cuore: ci si capisce dentro nella misura in cui si capisce di non capire, come appunto il nostro boscaiolo... ricordando così il buon vecchio Socrate!
Mi sembra di accorgermene subito quando una persona mi parla avendoci magari pensato, dopo essersi addirittura consigliata su cosa e come e quando dirmi qualcosa, e quando invece mi parla dopo aver fatto silenzio profondo! Nel primo caso l'ascolto con le orecchie. Nel secondo mi parla al cuore!
E' quel silenzio profondo in cui uno si accorge improvvisamente, quasi di soprassalto, di esistere! E si domanda allora come mai fra i millenni-luce che lo precedono e quelli che lo seguiranno nell'universo, proprio allora, e lì, lui stia esistendo.
www.personalismo.it  per segnalazioni postmaster@personalismo.it
Torna ai contenuti