Toccare Dio: nell'Eucarestia - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Toccare Dio: nell'Eucarestia

T > Toccare Dio
Gv 6, 56: "Chi mangia... chi beve... dimora in me".
Signore Gesù: Tu hai detto "resterò con voi fmo alla fine di questo mondo!" Così hai voluto restare in mezzo a noi nella tua Parola, nella tua Assemblea, nel Povero, nel disegno provvidenziale della Storia di tutti e di ciascuno.
Ma ecco che questo non ti basta e ti presenti a noi in questo scandalo definitivo del farti bere e mangiare e, in qualche modo, digerire!
Ti ringrazio Gesù, per tutte le eresie eucaristiche che la storia della chiesa racconta, segnale ben parlante della difficoltà enorme ad accogliere l'annunzio di un Dio potabile e commestibile!
Perdona la terrificante banalità delle nostre eucarestie senza il sobbalzo della fede in Te, "realmente presente" proprio lì, più del Dio che "è in cielo, in terra e in ogni luogo".
Perdonami le eucarestie vissute senza il tremito per il pericolo di diventare "buoni come il pane" fmo a lasciarci "fare a pezzi" e "succhiare il sangue" dai fratelli, come Tu permetti a noi di fare di Te!
Grazie perfino per lo scrupolo apparentemente maniacale di tanti che preferivano_ svenire pur di non bere un bicchiere d'acqua e mangiare un panetto prima della comunione eucaristica, pér non mescolare in pancia il Tuo corpo con la colazione.
Grazie perchè hai messo nel nostro cuore, e perfino nel nostro corpo, il desiderio di essere vicino, accanto, dentro alla persona amata: dalla telefonata chilometrica, al bacio di mamma, all'abbraccio sponsale, alla penetrazione dello sguardo fino al fondo del cuore!
E grazie ancora perchè Tu hai voluto obbedire nell'Eucarestia a questo richiamo dell'intimità che Tu stesso hai scritto nel nostro cuore!
Grazie per quei credenti che portano l'amato davanti al tabernacolo per parlare al suo cuore davanti al Tuo, per farti testimone e garante del loro abbraccio.
Grazie perchè ci hai permesso di essere in qualche modo fisicamente avvicinati, visitati, penetrati, abitati da Te, nel segno eucaristico.
Ricordami sempre che il corpo e il sangue dell'altare non è corpo.e sangue neutro, qualunque, ma è corpo spezzato e sangue versato: così facendo la comunione darò agli altri il permesso di sbranarmi, come noi facciamo di Te.
Grazie perchè anche il Tuo eucaristico consegnarti consapevole alla mia banalità mi spinge a consegnarmi consapevole alla banalità dei fratelli, prima che sappiano apprezzare il mio dono!
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