Toccare Dio: nell'Eucarestia
T > Toccare Dio
Gv 6, 56: "Chi mangia... chi beve... dimora in me".
Signore Gesù: Tu hai detto "resterò con voi fmo alla fine di questo
mondo!" Così hai voluto restare in mezzo a noi nella tua Parola, nella tua Assemblea, nel Povero, nel disegno
provvidenziale della Storia di tutti e di ciascuno.
Ma ecco che
questo non ti basta e ti presenti a noi in questo scandalo definitivo del farti
bere e mangiare e, in qualche modo, digerire!
Ti ringrazio
Gesù, per tutte le eresie eucaristiche che la storia della chiesa racconta,
segnale ben parlante della difficoltà enorme ad accogliere l'annunzio di un Dio
potabile e commestibile!
Perdona la
terrificante banalità delle nostre eucarestie senza il sobbalzo della fede in
Te, "realmente presente" proprio lì, più del Dio che "è in
cielo, in terra e in ogni luogo".
Perdonami le
eucarestie vissute senza il tremito per il pericolo di diventare "buoni
come il pane" fmo a lasciarci "fare a pezzi" e "succhiare
il sangue" dai fratelli, come Tu permetti a noi di fare di Te!
Grazie perfino
per lo scrupolo apparentemente maniacale di tanti che preferivano_ svenire pur
di non bere un bicchiere d'acqua e mangiare un panetto prima della comunione
eucaristica, pér non mescolare in pancia il Tuo corpo con la colazione.
Grazie perchè
hai messo nel nostro cuore, e perfino nel nostro corpo, il desiderio di essere
vicino, accanto, dentro alla persona amata: dalla telefonata chilometrica, al
bacio di mamma, all'abbraccio sponsale, alla penetrazione dello sguardo fino al
fondo del cuore!
E grazie
ancora perchè Tu hai voluto obbedire nell'Eucarestia a questo richiamo
dell'intimità che Tu stesso hai scritto nel nostro cuore!
Grazie per
quei credenti che portano l'amato davanti al tabernacolo per parlare al suo
cuore davanti al Tuo, per farti testimone e garante del loro abbraccio.
Grazie perchè
ci hai permesso di essere in qualche modo fisicamente avvicinati, visitati,
penetrati, abitati da Te, nel segno eucaristico.
Ricordami
sempre che il corpo e il sangue dell'altare non è corpo.e sangue
neutro, qualunque, ma è corpo spezzato e sangue versato: così facendo la
comunione darò agli altri il permesso di sbranarmi, come noi facciamo di Te.
Grazie perchè
anche il Tuo eucaristico consegnarti consapevole alla mia banalità mi spinge a
consegnarmi consapevole alla banalità dei fratelli, prima che sappiano apprezzare
il mio dono!