Sacerdozio: di Gesù
S > Sacerdozio
Ebr 5,1-6: "Tu sei sacerdote per sempre".
Che strano,
Signore, questo fatto che da sempre, a tutte le latitudini e su tutti i
continenti, gli uomini abbiano sentito la necessità di "inventare"
questa figura del Sacerdote, mediatore fra cielo e terra, quasi consapevoli che
la persona comune fosse un escluso dal contatto con l'Altissimo!
Ancor oggi il "popolo minuto" sente la necessità di intermediari
per penetrare le impenetrabili sfere dell'ignoto: dai più squallidi, e
briganti, maghi televisivi, fino alla ricerca della persona, del partito, della
filosofia orientale, fino ai presunti santi che un libro cattolico recente
(edizioni Paoline!) dichiara veggenti della Madonna, oggi in oltre 500 località
del globo!
Viene da
pensare (chissà cosa ne penserai tu Gesù!) che la stragrande maggioranza degli
uomini così detti civili, non credendo in nessun mago, non cercando alcun
intermediario, voglia esprimere la certezza che di intermediario non c'è
bisogno perchè appunto "dall'altra parte" non c'è nessuno, nè Dio nè
altri.
E Tu, Padre,
che, come ci hai inventati, prima che l'Universo uscisse dal profondo della
galassia, con un semplice batter di ciglio, non potevi forse salvare questo
mondo alla deriva senza bisogno di un
demiurgo, di cui hanno avuto bisogno tutte le religioni del mondo!
Eppure un
brivido mi coglie di soprassalto nell'anima quando guardo me stesso, scruto
l'orizzonte, alzo gli occhi al cielo, foro la galassia con il microscopio
elettronico, sfoglio i libri di storia e prendo coscienza che tutto sarebbe
andato perduto senza questo Mediatore, questo Sacerdote, questa persona di
carne, ossa, anima e divinità, dalla presunta data della sua nascita si comincia
a contare il tempo e la Storia!
o - o - o - o - o
Proprio Tu, Gesù, e nessun altro poteva regalare qualcosa al Padre! Tocca
tu il cuore a ogni Sacerdote, a ogni fedele che partecipa all'Eucarestia, al
pensiero che, in Cristo Gesù, noi piccole formichine calpestabili da ogni
passante, noi fiorellini di campo "che al mattino sboccia" e alla
sera, appassito, dissecca, proprio noi soffio di polvere disperso
nell'immensità dello Spazio e del Tempo, proprio noi possiamo offrire (ma ci
pensi? Noi, offrire?) qualcosa, noi niente offrire qualcosa al Tutto! E tutto
per te, Gesù, unico Sacerdote.
Concedimi,
Signore Gesù, l'intimità con la tua umanità! Risveglia nel mio cuore il fascino
supremo della tua armonia personale, della tua sovrana libertà, del tuo
schieramento leale per gli Ultimi, della tua limpidezza interiore, della tua
squisita sensibilità, della tua intuizione penetrante....
Fà di me un
invidioso ed un impaziente della tua umanità: fà di Te la persona umana che più
penso, che più scruto, alla quale più desidero, appassionatamente, di
assomigliare.
La persona di cui più vorrei che si innamorassero le persone di cui mi sono
innamorato!
Ma concedimi
parimenti, Signore, l'attenzione palpitante per il Mistero che ti abita, per il
volto di Dio che traspare dal tuo volto, per l'onniscienza del tuo pensiero,
per il valore definitivo delle tue parole, per l'efficacia misteriosa della tua
croce, per la onnipotenza della tua resurrezione.
Perchè solo così posso vivere e sopravvivere senza costringermi a
dimenticarmi di essere mortale.