Montagna: appuntamento con sè è con Dio - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Montagna: appuntamento con sè è con Dio

M
Mt.5,11: "Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna...".
In questo mondo schiavo del confort, trapunto dalle sale di bellezza, invaso da intorpidenti pubblicità, risveglia in noi il fascino anticonformista della montagna, scuola di vita essenziale.
Da sempre, Signore, l'uomo ha guardato in alto per vedere te, verso la montagna e verso le stelle, l'alto si addice all'Inaccessibile!
L'altezza dice anche limite: in questo mondo in cui il potere scientifico sfiora l'onnipotenza, rendici attenti a questo ambiente incantato della montagna in cui l'uomo si mette spontaneamente davanti al proprio limite: così si sente a proprio agio, al suo posto, infinitamente piccolo davanti all'infinitamente grande.
Ma l'altezza dice anche fatica: l'uomo che potrebbe raggiungere con un comodo elicottero quella vetta, decide di arrivarci con la sua fatica. Insegnaci a ricordarci che le cose che valgono sono davvero quelle che costano, nonostante il martellamento televisivo voglia dirci il contrario.
Ma l'altezza dice anche gratuità: a cosa mai potrà servire, quanti soldi possiamo guadagnare faticando per arrivare a toccare la punta di un sasso? Ricordaci sempre, Signore, che ciò che conta davvero è impagabile, gratuito, come l'amore!
Ma l'altezza dice anche solidarietà! E' un ambiente solidale la montagna, dalla borraccia offerta volentieri, alla salita in cordata, al salvataggio rischioso. Facci sperimentare il gusto della "cordata" nelle più svariate situazioni della vita, diffidando sia della folla amorfa, sia delle ambiziose acrobazie solitarie. Ma l'altezza dice anche bellezza! In questo mondo dove tutto è mercantile ed anche la bellezza dell'uomo, della donna, di un arredamento o di un quadro vale perchè può essere comprato e accaparrato da qualcuno. Incantaci della bellezza gratuita, della bellezza per tutti, della bellezza insequestrabile, di quella bellezza "alta" in montagna, che ci fa vibrare in armoniosa sintonia con l'Universo!
Grazie, Signore, perchè la montagna ci parla di Te. Ma ricordami che, se fa eco alla tua voce, non svela tuttavia il tuo volto, manifestato non tra i picchi innevati delle vette, ma nella bassura di una stalla a Betlemme. Salvami dal pericolo panteista. Fissa ancora, come su tante montagne, in cima alla vetta, non solo una stazione metereologica, ma la Croce di tuo Figlio!
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