Autorità: un dovere per amore
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1Tm 2,2: "Pregate
per quelli che stanno al potere."
Evidentemente se Paolo inizia l'esortazione a Timoteo sul rito della
preghiera pubblica cominciando proprio dalla preghiera
per chi comanda, ce ne era e ce ne è proprio bisogno!
Quante volte questa parola "ministro" che vuol dire
"servo" nasconde invece il comportamento di chi "si serve" di quelli che dovrebbe servire, dal parlamento,
all'azienda, al gruppo ecclesiale e perfino e soprattutto nella famiglia!
Scampami, Signore, dal pericolo di comandare per imporre me stesso, per il
gusto amaro di vedere altri che mi obbediscono, sul lavoro, fra amici, e soprattutto in famiglia.
Insegnami a non essere spontaneo nell'esercizio della mia autorità, piccola
o grande che sia, fermandomi invece sempre un momento prima di comandare o suggerire, a
scoprire umilmente quale possa essere il bene più
grande di coloro di cui sono responsabile.
Liberami dal pericolo
delle sicurezze assolute nell'esercizio della mia autorità, alimentando in
cuore il desiderio di ascoltare e imparare davvero dai miei sottoposti.
Liberami tuttavia dal timore di comandare, quando intravedo la possibilità
di dover pagare la mia autorevolezza a prezzo della simpatia degli altri.
Voglio sentirmi responsabile del mio servizio di guida non tanto davanti ai
risultati o davanti all'opini-one altrui, ma davanti
alla mia coscienza, illuminata da un contatto solitario con il tuo sguardo,
Signore: "parla, Signore, tuo figlio ti ascolta", ed io ripeterò le
tue parole!.
Voglio vivere la mia autorità, in famiglia,
nella compagnia, sul lavoro, dovunque, in spirito di sincero servizio.
Insegnami altresì ad usare i modi per cui
anche gli altri possano cogliermi servitore proprio mentre potrei sembrare
padrone: così il servizio dell'autorità potrà generare comunione!
Fammi desiderare, Signore, l'amore di quelli
di cui sono responsabile! Scampami dal "molti nemici, molto onore".
Insegnami a dire e costruire la verità nella
carità: voglio proprio che la verità, non sia soltanto detta, ma anche capita e
soprattutto amata!
Liberami dalla tentazione di rincorrere il
consenso e la simpatia: tuttavia credo che l'autorità esercitata per amore,
prima o dopo, suscita inesorabilmente amore.
Tocca il mio cuore, Signore, così che io
possa percepirmi ed altri possano vedermi obbediente a Te soprattutto quando
comando agli altri!