Amore vasto e profondo
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Lc 20,29:
Insegnaci ad abbracciare, Signore, come tu abbracciavi tua Madre e Giovanni, Marta e Lazzaro, la Maddalena e il Lebbroso.
Insegnaci in terra ad abbracciare un po' come saremo abbracciati e abbracceremo in Cielo!
Come alla donna e ai suoi sette mariti, simili agli angeli in cielo, concedi anche a noi qui in terra di saper toccare i nostri corpi in modo da anticipare in terra la finezza, il dialogo, la trasparenza, la gratuità, la molteplicità degli abbracci celesti!
Dònami il gusto e il bisogno di gesti corporei, sponsali o amicali, che vengono dal profondo del proprio cuore e bussano al profondo del cuore dell'altro: contatti d'anime!
Dònaci il bisogno di gesti capaci di visitare senza afferrare. Gesti in cui l'avanzare degli anni, l'appassire del corpo non appesantisce il rapporto, ma, anzi, dirada il velo che permette allora di intravvedere quelle armonie del cuore che la giovinezza dei corpi non poteva conoscere.
Insegnaci gesti delle mani forti per assicurare presenza e tenui per assicurare libertà.
Insegnaci gesti degli occhi, sguardi profondi per bussare al cuore, ma pacati quanto basta per lasciarsi ritornare indietro lo sguardo del fratello senza pretenderlo a forza.
Insegnaci gesti dell'abbraccio fraterno, impegnativo come quello sponsale, e dell'abbraccio sponsale rispettoso come l'abbraccio fraterno.
Insegnaci abbracci abbracciati dalle tue braccia, garanzia e modello dei nostri abbracci!
Insegnaci abbracci somiglianti all'abbraccio delle tue braccia sulla croce, spalancate sull'Universo!