Divorzio: non solo per fede - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Divorzio: non solo per fede

D > Divorzio
Gen 2,24: "L'uomo si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola."
Come non restare perplessi e travolti, Signore dall'improvviso e dilagante terremoto dei matrimoni, giovanili e non solo?
Come non lasciarsi così interpellare sulle radici umane o soltanto cristiane della fedeltà coniugale? Come cercare di capire la severità della Chiesa che non ammette ai Sacramenti i divorziati risposati o riaccompagnati, imputando loro uno "stato di peccato senza volontà di pentimento, mentre forse molte altre situazioni, in famiglia e fuori, non trovano questa porta chiusa? Neppure i commercianti di armi si sentono così "esclusi".
Come spiegarsi che la percentuale dei fallimenti è pressoché identica fra matrimoni in Chiesa, in Comune, o semplici convivenze: dove si vede la forza del Tuo Sacramento?
Come spiegarsi il fatto che la crisi dei matrimoni abbia avuto inizio prevalentemente quando cominciò, pochi decenni or sono, a presentarsi l'Amore come fondamento del matrimonio, mentre la solidità era ben più assicurata quando il "contratto" (come ancor oggi la Chiesa lo chiama!) era stipulato fra le famiglie d'origine, assicurando con la "dote" la "reclusione" della mamma in casa, solidamente legata al marito per via di dipendenza economica?
Come spiegarsi questo presunto femminismo che vuole rivendicare la dignità della donna non solo col lavoro extracasalingo, ma pretendendo anche per la donna quello sguardo di compiacenza che prima era riservato alle avventure extraconiugali?
Come spiegarsi l'effetto dirompente sulla stabilità familiare con il diffondersi della contraccezione giovanile, dove l'abbraccio vale per il brivido che procura quando si vuole essere "tranquilli" di evitare la "disgrazia" di fare un bambino?
Come spiegarsi la facilità con cui questo bambino viene considerato una "cosa" di cui liberamente disporre, un po' come cavarsi un dente che fa male, mentre poi per tante donne è il cuore che farà male per sempre dopo quel gesto?
Come spiegarci le facili teorie secondo cui i bambini stessi, vivendo in ambiente di famiglie "rotte" si stanno abituando ad avere più di un papà e più di una mamma, mentre gli psicologi ne raccolgono i cocci?
Come poi spiegare concretamente ad una persona che è stata abbandonata, dicendogli che non può "rifarsi una vita" perchè ha giurato amore eterno al primo amore davanti a quel Dio che gli darà la forza di portare per tutta la vita la croce di un amore crocifisso?
Come spiegare che affettivamente le dichiarazioni di nullità del matrimonio non sono riservati ai ricchi e agli attori: esiste anche il patrocinio gratuito! Ma come provare concretamente la nullità di tanti matrimoni, magari ancora in piedi, per immaturità psicologica iniziale?
Come spiegare ai giovani anche "di chiesa" che la consegna totale di sè, fisica, affettiva e spirituale, è fatta per essere eterna come eterno è l'Amore di Dio che lo benedice, anche se la mentalità corrente e la "predicazione" televisiva sostengono che "basta un momento d'amore per fare l'amore per amore!".
Come spiegare ai nostri giovani che la famiglia di papà, mamma e figli non è un vecchio costume sociale in deperimento veloce ma un valore eterno perchè sognato dal cuore di Dio. Come spiegare che il moltiplicarsi delle "storielle" incrinano il futuro della vera storia d'Amore?
Come spiegare ai giovani e ai meno giovani che, in questo mondo dove tutto cambia, dove l'effetto globalizzazione trasporta costumi e cambia mentalità in un batter di ciglia (si diceva una volta), oggi in un batter di zapping, ci si può davvero impegnare, con l'aiuto di Dio, ad amare per sempre una persona della quale sarà certo imprevedibile il futuro?
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