Immortalità: pseudoalternative - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Immortalità: pseudoalternative

I > Immortalità
Sap. 3,2: "Agli occhi degli stolti parve che morissero."
Voglio riconoscere, Signore, la preziosità unica della paura di morire che hai messo da sempre nel cuore di ogni uomo, di ogni donna consapevoli. Da sempre questa paura di morire ci mantiene vivi! Infinitamente grazie!
Ma tuttavia da sempre abbiamo cercato strade senza sbocco per vincere questa invincibile battaglia contro la morte. Strade senza sbocco, ma comunque alternative alla strada apparentemente più impossibile: il salto nel buio della fede per raggiungere l'altra sponda dell'abisso, là dove tu trepidante ci aspetti. Noi insegniamo inconsapevoli l'immortalità anzitutto nella affannosa ricerca di un figlio: almeno nelle sue vene continuerà a scorrere il mio sangue.
Ma tu, proprio tu, la tua persona, è forse votata a dissolversi nel nulla di una "energia cosmica universale"?
Altri cercano l'immortalità nelle cose che possono perpetuare la propria memoria, dalla costruzione delle piramidi fino a lottare con due o tre lavori per lasciare ai figli quella sacra eredità della casa che garantirà
la riconoscenza fmo ai pronipoti.
Ma cos'è, se c'è, la riconoscenza se non un vago sentimento? Tu, proprio tu, dove sei finito?
I cosiddetti fortunati possono sopravvivere per le loro imprese nei libri di storia, per il loro genio nelle opere d'arte, per le loro "perfomances" del più svariato genere, dal bomber del pallone, alle medaglie di qualche inquietante cantante o velina, alla scoperta di un vaccino, nelle date incise sui marmi di mille paesi per il numero di morti con cui vinsero una guerra.... Sopravvive la memoria.
Ma tu dove sei? I più nobili pensano di sopravvivere nel tesoro vivente dei valori, dei valori veri, dai tre famosi della rivoluzione francese "libertà, uguaglianza e fraternità" che fecero voltare pagina alla storia, scrivendone, magari nel sangue, imprevedibili pagine, fmo a quei Genitori e quei Nonni, che, non potendo lasciare in eredità case o depositi bancari in Svizzera, lasciano ben di più ai figli e ai nipoti: il ricordo e l'esempio di una vita buona o fors'anche santa; il tracciato di una pista che toccherà a loro proseguire. I valori! Grande cosa!
Ma tu? Forse la più gran parte del genere umano vince la battaglia contro la morte semplicemente allontanando il pensiero di questo evento che è pur tuttavia l'unicissimo evento di cui abbiamo certezza assoluta. Non pensarci, lavorare, divertirsi, viaggiare o sprofondarsi in poltrona davanti alla Signora TV. Vivere per dimenticare. Convinti che solo dimenticando si può vivere sereni ... come i gatti!
Ravviva la mia fede, Signore, perchè io possa ricordarmi davvero ogni giorno di essere nato condannato a morte, ma, per tua grazia, destinato a vita immortale. Ogni giorno! Ogni sera ed ogni mattina!
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