Sapienza: sapienza e scienza

Rm 11,33: "Oh, profondità della sapienza e della scienza di Dio! ".

Scienza e sapienza: come congiungerle, Signore, dopo il loro millenario conflitto? Io mi inginocchierò davanti al tuo mistero!

Lasciami ripensare ai fiumi di lacrime e sangue che il dogma della tua creazione universale ha versato dai tempi di Galileo, fino a Darwin, fino ad Einstein, fmo alle scomuniche di quanti tentavano di leggere la bibbia senza negare la scienza, fm dai tempi dei roghi delle streghe nel Tuo nome!

Lasciami perplesso davanti al fatto stranissimo di una "creazione dal niente". Mi rimarrebbe più comodo pensare che, invece di esistere tu, mio Signore, da sempre, da sempre esistesse la materia in continua evoluzione. Più comodo ma più inspiegabile: Tu hai la vita in te stesso, i sassi delle stelle no!

Fammi ringraziare per quel Concilio Ecumenico Vaticano II che, concimato con il "cadavere" di tanti "profeti" imbavagliati nella prima metà del secolo, ha finalmente tentato il dialogo fra la fede nella creazione e la fiducia nella scienza.

Grazie per quei tanti Santi amici della natura e dialoganti con gli animali, capaci di rivivere l'armonia originale della Creazione, radicando nella fede in Dio creatore di tutto (e perciò va rispettato!) l'anticipazione della recente sensibilità ecologica.

Fammi attento, Signore, alla tragica possibilità che oggi, per la prima volta nella storia umana, l'uomo possiede di realizzare un suicidio planetario, sia violento, con le armi, sia strisciante, con l'inquinamento del globo.

Fammi tuttavia più attento ancora alla conclusione comune tra uomini di fede e uomini di scienza: soltanto la conversione del cuore salverà il pianeta fisico. Soltanto cioè la scelta volontaria di vivere più poveramente, interrompendo il saccheggio della natura, potrà regalare ai nostri pronipoti una Térra vivibile.

Grazie perchè se la tua Sapienza era presente all'inizio della creazione e non l'ha mai abbandonata, allora posso anche evitare di fare l'amiocentesi per verificare se sto aspettando un bambino sano o malato: nella Tua Sapienza ci sarà comunque un posto e un senso al mondo, per lui.