Preghiera: seria! - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Preghiera: seria!

P > Preghiera
Rm 12,12: "Siate perseveranti nella preghiera".
Ci sono situazioni nella mia vita, Signore, in cui riesco molto spontaneamente a farmi serio, attento e organizzato, come davanti alla firma di un assegno o di fronte alle analisi mediche appena ritirate all'ospedale.
Voglio proprio credere, Signore, che anche la mia vita spirituale non può essere affidata alla spontaneità del sentimento e alle occasioni delle circostanze: voglio prendermi cura regolare della mia salute spirituale come mi prendo cura della mia salute fisica.
Ti prometto, Signore, di fissare un tempo minimo ogni giorno, per la preghiera, e un posto nel quale poter pregare in calma almeno quanto i "Marocchini" che pregano tre volte al giorno mettendosi in ginocchio in direzione della Mecca.
Ispirami il bisogno di un "padre spirituale", un riferimento fisso, sacerdote o laico, un uomo o donna veramente "di Dio", con cui confrontare regolarmente il mio cammino di maturazione umana e cristiana, impegnandomi a seguirlo con la fedeltà che terrei in una cura medica prolungata.
Accendimi in cuore almeno il desiderio di dedicare all'incontro con te, Signore, secondo l'antica istruzione spirituale, un'ora al giorno, un giorno al mese, una settimana l'anno!
Prendimi Tu per mano e conducimi, tra le rocce dell'aridità, lungo il sentiero della fedeltà alla preghiera, fin verso i prati fioriti dove l'incontro del "faccia a faccia" con te non è più un dovere necessario ma un'irrinunziabile, profumato appuntamento.
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Metti sul mio cammino l'incontro con un Santuario mariano che parli anche sentimentalmente al mio cuore, una chiesa di pietre levigate dai passi del tuo popolo, umile e sconosciuto a tutti fuor che a te; una galleria di ex voto, magari ingenui ma inzuppati della fede dei secoli; un posto dove la nonna portava i nipotini a pregare per il ritorno di papà marinaio di bastimenti in rotta sull'oceano.
Fammi incontrare con ricorrente fedeltà lo sguardo di un'immagine diventata cara al cuore della mia anima: forse un'icona bizantina, illuminante di eterno, luccicante fulgore i miei passi quotidiani, o un'immagine di cartone, consunta e ingiallita fra le mani ossute che la strinsero insieme al rosario fino all'ultima ora.
Mettimi fra le dita quello strumento di orazione così umile e prezioso del santo rosario, preghiera da sempre degli analfabeti della cultura, professori della fede: l'abitudine a ripeterti parole sempre identiche come l'amato ripete "ti amo" all'amata!
Apri davanti ai miei occhi le pagine fedeli dei salmi, queste poesiole talora esaltanti e toccanti, talora lontane e feroci, che mi pongono in spirituale vicinanza attraverso i secoli ed i continenti con il Popolo dei tuoi Amici.
Inginocchiami con palpitante, sempre rinnovata fedeltà, davanti alla tenda dove tu, incontenibile Onnipotenza, ti presenti Dio commestibile all'appuntamento con la mia fede eucaristica, per fare anche di me un uomo, una donna, commestibile ai fratelli.
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