Amore: nati per amare ed essere amati - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Amore: nati per amare ed essere amati

A > Amore
IGv 4,8...16: "Dio è Amore e chi sta nell'Amore sta in Dio".
Signore Gesù! Ciascuno di noi sente dentro di essere nato per amare e per essere amato. Ma nello stesso momento si sente in cuor suo tanto fragile ed avvelenato, ed anche troppo spesso sente il suo cuore ferito dalla presenza del suo prossimo!
Sarà forse l'Amore sete inestinguibile di un'acqua che non esiste?
Ma Tu, Signore, hai detto: "A chi crede zampilleranno in cuore torrenti d'acqua viva!". E sentiamo proprio in cuor nostro che l'esperienza di Te, morto per Amore nostro, e resuscitato dall'alto dall'Amore del Padre, genera in noi e attorno a noi quella corrente d'Amore di cui Giovanni dirà: "Dio é Amore e chi vive nell'Amore, Dio é in lui!"
Concedi anzitutto, Signore, l'esperienza dell' Amore tra i credenti in Te, tra i credenti nell'Amore!

Donaci di sperimentare la "proprietà transitiva" fra credenti in Te e nell Amore, come quando la scoperta di un amico comune fa, di due estranei, due amici!
Donaci di sperimentare che la stessa passione per Te e per il Tuo Regno ci stringe e ci abbraccia più del tifo per la stessa squadra, più dell'origine dallo stesso paesello, più della militanza nello stesso partito, e perfino più della comune parentela di sangue !
Donaci di sperimentare che l'abbraccio dell'amico e l'abbraccio sponsale possono impallidire al confronto con l'intimità di chi ha seriamente condiviso nella preghiera vera l' intimità con Te, avvolti dallo stesso Spirito.
Grazie, Signore Gesù, per il gusto dell'Amore gratuito, immagine del Tuo Amore: l'Amore che supera divisioni, settarismi, giudizi, confronti, posandosi su chi certamente non ricambierà Amore con Amore, su chi neppure si chinerà a raccogliere il mio Amore, su chi mai saprà di essere stato amato e servito da me!
Grazie, Signore, per il dono più grande dell'Amore per i Nemici, che dimentica il dolore della ferita rice­vuta, dimentica perfino il dolore per la ferita da altri inflitta a chi amiamo, dimentica perfino il dolore per la ferita inflitta a quei Poveri e a quei Sofferenti per i quali vogliamo vivere, ricordandosi soltanto dell"'impossibile" speranza che l'oppressore del Bengodi globalizzato, in cravatta e colletti bianchi scopra il gusto severo della gioia più affascinante del gusto facile della vittoria.
Grazie, Signore, per il dono grande dell'Amore appassionato per gli Ultimi, per i Sofferenti, per chi non é amato da nessuno: insegnami la difficoltà ad amare chi desidera unirsi a me senza unirsi a loro!
Grazie, Signore, per il dono più grande delle persone che mi amano perché sperinientano nel nostro Amore l'anticipo oggi del Tuo Amore per noi, trascinante a inaugurare qui in Terra l'abbraccio universale del Cielo!
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