Comunione: difficile! - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Comunione: difficile!

C > Comunione
1Cor 11,18: "sento dire che ci sono divisioni fra voi."
Che compassione, Signore, davanti a queste solitarie stelle televisive, comete guizzanti per un attimo nel firmamento di questo mondo con l'arroganza di una presunta eterna giovinezza, i campioni della politica, dello sport, dello spettacolo: scampami anzitutto dalla sventura di invidiarli
A Babele l'ingenua torre che voleva scalare il cielo diventava il cippo funebre al cadavere di Dio! Ma in quella tomba fu deposta invece la salma della fraternità fra gli uomini, i quali, persa coscienza di una comune paternità, decisero di non chiamarsi nè sentirsi più fratelli, esprimendosi nelle diverse lingue che garantivano così le loro distanze.
Com'è facile, Signore, ancor oggi, non capirsi, nonostante tutte le sofisticate apparecchiature di traduzione simultanea, quando non si riconosce Uno più grande di noi che ci ama tutti!
Dona Signore, ai nostri Genitori, la consapevolezza che il primo '`dovere" verso i loro figli non è quello di allevarli, curarli, dar loro una buona educazione, perfino cristiana, e neppure il dovere di amarli! Primo loro dovere la comunione sempre più totale e immediata rende gli sposi veri genitori: guardando loro in comunione capiamo di esser nati per la comunione iniziale quì e totale di là
Com'è triste, Signore, quando nella tua stessa chiesa, nei nostri gruppi e parrocchie, facciamo finta di recitare lo stesso Padre Nostro, ma viviamo distanti, indifferenti e talora ostili!
Ti concediamo, Signore, di ammettere la nostra sconfitta, Ti concediamo di riconoscerci in pericolo, da salvare. Vogliamo verificare la verità dell'invocazione del tuo nome di Padre dalla conseguente fraternità fra di noi, di cuore e di portafoglio!
La tua Pentecoste non ha imposto l'uso di un esperanto, lingua artificiale per tutti, e non ha neppure dichiarato universale l'inglese, lingua internazionale dei Potenti e dei loro schiavi, e neppure lo spagnolo, la più parlata oggi, la lingua degli Ultimi. Hai voluto che, per un dono dall'alto, scendessero le lingue di fuoco ad accendere ogni lingua nativa così che il mondo fosse vissuto come variopinto giardino di tanti fiori diversi, raccolti in un unico disegno.
Manda ancor oggi a noi, Signore, il tuo Spirito che inauguri tra i credenti l'unità nella diversità.
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