Servizio: per amore - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Servizio: per amore

S > Servizio
1Pt 2,16: "Comportatevi come servitori di Dio".
Al desiderio di comandare, che insidia perfino gli Apostoli, Gesù risponde con l'invito al servizio, come Lui che da Figlio di Dio si è fatto servo dell'uomo.
Dona, Signore, a chiunque ricopre posti di responsabilità, dalla Mamma al Presidente della Repubblica, la passione di servire ben più che di essere servito.
Indica tu, Signore, a chi ascolta il tuo appello il primo gesto del servizio: il gesto dell'attenzione, come il buon Samaritano si accorse del malcapitato viandante! Di cosa abbiamo tutti bisogno più che qualcuno si accorga di noi?
Scalda tu, Signore, il cuore di chi serve, con la fiamma dell'Amore: riuscirà allora a non servire soltanto il corpo del bisognoso ma saprà regalargli una carezza al cuore di lui, più preziosa ancora del suo aiuto. Palpita tu, Signore, il cuore di chi serve, con la gioia di servire: così chi è servito potrà ricambiare l'altro con un guizzo di felicità.
Convinci tu, Signore, chi non ha né soldi, né mezzi, né competenza per aiutare, che ha tuttavia nelle sue mani il dono prezioso dell'ascolto! Quante volte una malattia guarisce più con l'ascolto del medico amico che con le sue pastiglie!
Suggerisci Tu a chi ama la persona amata, il sogno, il desiderio e la preghiera che l'altro, appena restituito al suo vigore, avverte nel proprio cuore il desiderio forte di servire, in questo mondo dove ciascuno chiude gli occhi per non vedere l'amico, il parente, l'anziano, lo straniero, che gli stanno rivolgendo l'urlo silenzioso del soccorso!
Aiutaci a comprendere come questa gioia di servire non sia soltanto una caratteristica del nostro più o meno buon cuore: è la risposta alla tua chiamata: siate perfetti come il Padre mio!
Imparate da me che sono mite e umile di cuore! La via del silenzio diventa allora strada maestra per assomigliare a Dio, per rispondere all'invito di chi ci ama più di nostra madre, per diventare sempre un po' di più, davvero e non solo per modo di dire, figli di Dio, consanguinei di Dio, trasfusi nelle vene della nostra anima col Sangue sceso dalla Sua Croce.
Insegnaci a servire di nascosto, così che a Te solo sia rivelato da dove arriva quel gesto d'Amore: il tuo grazie sarà tanto più prezioso dei tanti grazie di chi avremo servito.
Allenaci a servire come se la persona che stiamo servendo fosse l'unica persona del mondo: cosa ci conforta più di sentirci considerati unici nel momento in cui chi ci ama ci sta amando?
E donaci che mai l'umiltà di essere serviti venga vissuta come umiliazione, come attentato alla nostra autosufficienza: sia sempre un momento per sperimentare quella fraternità comune nella comune figliolanza dallo stesso Padre.
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