Mare: simbologia spirituale
M
Ger. 31,35: "Il Signore solleva il mare e ne sospinge le onde".
Voglio sentirmi, Signore, insieme a quei miliardi di uomini e donne, che lungo i millenni e attraverso i continenti, si sono fermati trepidanti, affascinati ed impauriti davanti a questa tua creatura: il mare. Scampami dalla sciocchezza di pensare che il tuo mare serva anzitutto o soltanto per una banale tintarella: ricordami che da sempre l'uomo saggio, del mare ha avuto paura, fino a considerarlo, come le tue Scritture, casa dell'anti-Dio.
Impediscimi di rinunziare al desiderio che, qualunque sia la mia età, qualcuno mi stia accanto tenendomi per mano mentre il sole si tuffa in mare davanti a noi, in quel tramonto che è immagine della vita di tutti. Riscalda tuttavia nel mio cuore il ricordo di quando ci si immerge nelle sue onde con un gesto di esistenziale fiducia, come a consegnarsi nelle mani della vita, nelle Tue mani.
Fammi perplesso e atterrito davanti a questa infinitudine d'acqua, alimentata dallo sciogliersi dei ghiacciai che lentamente, inesorabilmente, per quell'"effetto serra" che i Potenti del mondo, a Kioto, non vollero fermare per difendere i loro interessi.
Rendimi attento davanti a quest'acqua che fa da ponte tra questo sasso e il continente dall'altra parte del globo, suggerendo un abbraccio di mondiale fraternità.
Stupiscimi davanti al moto perpetuo e inesorabile delle sue onde parabola di questa vita che non smette di palpitare mai. E' come il tuo Amore che, ch'io vegli o dorma, non desiste nella carezza sul mio cuore, ricorrente come le onde marine.
Ricordami che tu, Signore, pescatore con i tuoi Dodici, camminasti sulle acque del tuo mare, rimproverandoci "uomini di poca fede", quando non riusciamo a credere che la zattera della nostra vita si sta certamente, inspiegabilmente, dirigendo verso il porto del tuo Cuore!