Pace: con me stesso
P > Pace
Gv 14,27: "Io vi do la mia pace".
Signore Gesù!
Io casco ai tuoi piedi traboccante di riconoscenza per avermi reso incapace di
rassegnarmi a essere come sono. Per avermi dato il coraggio di scoprire quasi
fino in fondo tutti gli abissi vuoti del mio cuore.
Per avermi concesso di toccare senza più
paura le ferite della mia vita. Per avermi permesso di guardare inesorabile i
grovigli inestricabili dei miei sentimenti.
Per avermi
aiutato a contare spietato i miei fallimenti. Per avermi illuminato quanto
bastava per scoprire come gli abbracci con cui pensavo di consegnarmi fossero
la maschera dei miei gesti rapaci.
Ma grazie ancor più perchè mi hai offerto di
credere che Tu mi ami anche così fragile. Allora c'è speranza anche per me.
Allora posso essere fin d'oggi in pace con
me, anche se solo domani comincerò ad essermi sopportabile! La pace con me!
Grazie!
Grazie perchè hai messo nel mio cuore
quest'ansia insaziabile di farmi ponte sul quale gli altri possano stringersi
la mano di pace, senza accorgersi che i loro piedi mi stanno calpestando. La
pace dei fratelli su di me! Grazie!
Grazie perchè mi hai spinto a lasciarmi
guardare e abbracciare figlio dal Padre, credendo che le Sue braccia non
avessero paura di macchiarsi nel fango della mia banalità. La pace con Te, con
questo Amore così sfacciatamente più grande del mio!
Concedimi, mio
Signore, di respirare profondo il profumo di quel canto che io leggo
nell'inchiostro e Francesco scrisse nel suo sangue: "Signore, fa' di me
uno strumento della tua pace! Dove c'è odio, io porti l'amore. Dove c'è offesa,
io porti il perdono. Dove c'è discordia, io porti l'unione. Dove c'è errore, io
porti la verità. Dove c'è dubbio, io porti la fede. Dove c'è disperazione, io
porti la speranza. Dove ci sono le tenebre, io porti la luce. Dove c'è
tristezza, io porti la gioia. O divino Maestro, che io non cerchi tanto di
essere consolato, quanto di consolare. Di essere compreso, quanto di
comprendere. Di essere amato, quanto di amare."
Infatti: Dando, si riceve. Dimenticandosi, si
trova comprensione. Perdonando, si è perdonati. Morendo, si risuscita alla
vita.