Amore: accorgersi dell'altro
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Lc 10,33: "Un Samaritano, che era in viaggio lo vide e gli si fece
vicino".
Grazie, Signore, per questo scomunicato, che
si accorge di chi incontra e gli regala la sua attenzione. Insegna anche a me,
in questo mondo frettoloso, distratto, fuggiasco dai bisogni del prossimo, a
cercare la mia gioia proprio nell'accorgermi dell'altro in difficoltà, a
regalargli la mia attenzione.
Ma perché dovrei farmi attento
in questo mondo di distratti e fuggiaschi!
Perché dovrei farmi attento agli altri quando
ho l'impressione che gli altri si facciano così raramente davvero attenti a me,
alle mie ferite più profonde e perciò più nascoste?
Forse potrei partire dalla domanda egoistica:
"E se un giorno dovesse capitare a me di trovarmi a terra, come questa
vittima dei briganti, non aspetterei forse con ansia chi osasse fermarsi?"
E allora perché non farlo io quando mi trovo dall'altra parte della barricata
che divide i distratti dai colpiti?
Forse sento dentro che io stesso non sarei
capace di ridere ricordandomi che Tu piangi. Per questo la gente cosiddetta
normale vive dietro a 1000 paraventi!
E mi hai messo in petto un cuore che non sa
darsi pace se si ricorda di essersi girato dall'altra parte, se ha spento la TV
davanti a quel servizio così diverso dalle ballerine di sempre, esclamando:
"ma intanto io non ci posso fare niente. Così va il mondo! Lascialo
andare!". Per questo tanta gente cosiddetta comune trapianta un sasso al
posto del cuore!
Forse mi sento davvero
più vivo quando mi lascio trafiggere e coinvolgere dai guai dell'altro. Mi si
complica la vita. Ma vivo-vivo anzichè sonnecchiante come tanta gente
cosiddetta comune.
Forse sento che la riconoscenza del malcapitato
vale più del tempo che perdo accorgendomi di lui. Ma se anche lui non mi
ringraziasse il Tuo grazie, Signore, riscalda il mio cuore infreddolito!
Ma quando "non ci posso fare
niente" mi ricordo che qualcuno che non poteva fare niente per me mi ha regalato
qualcosa che valeva più della soluzione dei miei problemi: mi aveva regalato la
sua attenzione, la sua vicinanza. E allora è un'altro vivere quando vivi la
stessa croce, ma sei liberato dal peso della solitudine!
E se il mondo gira sempre allo stesso modo,
nonostante il mio scendere a cavallo per accorgermi di te, io sento che la mia
giornata valeva la pena di essere vissuta perché ho tentato quella sera di
lasciare il mondo un pò più bello di come era al mattino.
Era soltanto una goccia dell'oceano quel mio
gesto di attenzione ma era almeno quella goccia che innaffiava il fiore della
gioia nel mio cuore!
E mi sono accorto che il mio cuore diventava
sempre più grande ogni volta che lo aprivo sul fratello ferito! Ero
contento aghi volta. che mi fermavo scendendo da cavallo più di quando gli
affondavo gli speroni nella pancia per farlo passare avanti, girandomi
dall'altra parte.
Dammi, Signore, luce e forza per fermarmi
accanto allo sfortunato ricordandomi che Tu. mi hai detto di farlo. E allora di
Te mi fido. Ricordandomi altresì che Tu mi hai detto che in lui trovo Te. E' li
che Tu mi dai appuntamento. Non vorrei mancare mai!