Laico: riscoperto
L
Eb. 8,4: "Se Gesù fosse in terra non sarebbe sacerdote".
Vogliamo domandare perdono, Signore Gesù, a Te che sei vissuto come laico, lontano dalle sacrestie del tuo tempo, a Te che non hai mai indossato un abito liturgico, a Te che sei vissuto immerso nel tuo tempo, a Te che hai elevato la tua offerta sacerdotale al Padre sull'altare qualunque di una croce maledetta. Vogliamo domandarti perdono a nome di quegli uomini di Chiesa che per secoli hanno sequestrato la santità facendone monopolio di preti, frati e suore, qualificando il laico e ancor di più lo sposato come "cristiani" di serie B, appesantiti di ingombranti valigie nel cammino verso il Regno.
Vogliamo domandarti perdono per la costruzione delle balaustre, quelle strutture marmoree che ripetono la divisione anticotestamentaria fra il clero (che vuol dire "eletti") e la gente comune, attorno all'altare del Popolo di Dio.
Vogliamo domandarti perdono per la considerazione della donna laica, per secoli "utilizzata" nel lavoro manuale delle parrocchie allontanandola da ogni responsabilità pastorale, riducendola a pura obbediente esecutrice.
Grazie per quei laici che, tantissimi, diventano veri "pastori di anime" nella cura della fede dei piccoli, dei giovani, degli adulti: insegna loro ad attingere all'esperienza della paternità/maternità familiare lo stile della responsabilità pastorale.
Grazie per quei laici che fioriscono il fiore raro della preghiera domestica: anzitutto personale e solitaria, e poi con i figli, non solo ma soprattutto fra i coniugi, avvertendo la presenza del Signore, diffusa lungo tutto l'arco del loro vivere, dal lavoro, allo svago, al cibo, all'abbraccio.
Grazie per quei laici che camminano nell'esperienza di fede e di preghiera perseverante, così da poter diventare non solo veri maestri di discernimento spirituale e di vita evangelica, ma nuovi "direttori spirituali".
Grazie per quei laici, uomini e donne, che maturano la passione per la Chiesa al punto di diventare ospiti fortificanti, nella casa e nel cuore, per i loro sacerdoti, intraprendendo con loro un rapporto di effettiva ed affettiva, feconda, fedele, trasparente, evangelica amicizia.