Penitenza: parola proibita - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Penitenza: parola proibita

P
Col. 3,5: "Mortificate quella parte di voi che appartiene alla terra".
Penitenza! Chi trova più il coraggio di pronunziare oggi questa parola, perfino negli ambienti chiesastici! Eppure è un furto doloroso, che stiamo perpetrando a danno dei nostri bambini, quello dei preziosi "fioretti", scuola di volontà per rinunziare al bene, allenamento per rinunziare al male! E la moderazione del venerdì.... e la pratica del digiuno.... della rinunzia a un acquisto, a una comodità, a un viaggio, al superfluo, a tutti quei "furti" rubati a chi nel nostro inutile troverebbe il suo essenziale!
Non posso credere, Signore, che millenni di storia, cristiana ed orientale, in cui il digiuno e la penitenza sono stati ampiamente praticati, costituissero soltanto un fatto clinico.
Voglio credere che il digiuno che tu stesso, Signore, hai praticato, aiutasse l'"anima" a riappropriarsi del corpo: ravviva anche in me l'ambizione di pienamente, pacificante, possedermi.
Aiutami a credere in questa logica misteriosa del Corpo Mistico per cui il bene e il male di tutti circolano nelle vene dell'anima di tutti, al punto che la penitenza di quell'eremita che mai conoscerò, sconta invece i miei peccati di lussuria più nascosti nelle pieghe della mia fantasia: solo in cielo io saprò, e lui saprà, e ci abbracceremo.
Dammi sguardo terrorizzato, compassionevole ed orante verso queste nuove generazioni senza midollo spinale, accasciate sulla poltrona, succhiatori di innumerevoli golose sciocchezze, travolti dalla libidine sessuale, ingordi di ogni comodità, sordi alla folla innumerevole dei Poveri che bussa silenziosa alla nostra porta.
Insegnaci a cominciare dal dominio rigoroso della nostra gola il dominio sereno e inesorabile del nostro cuore.
Educa i nostri gusti, così che sappiamo domandare spontaneamente al nostro fisico la virtù robusta del digiuno volontario e del lavoro volontario non retribuito, come condivisione di cuore e restituzione di portafoglio, a chi fa digiuno involontario tutto l'anno!
Insegnami la gioia di andare incontro alle croci mie e altrui come terapia preziosa per il mio corpo assetato di piacere insaziabile.
Ma ancor più prezioso servizio nella scoperta di come inchiodata sul legno io possa vedere con gli occhi della fede la persona del Crocifisso.
Dona all'immobilizzato nel letto all'ospedale di fissare nel Crocifisso di plastica del muro di fronte il Vivente parlante e abbracciante, che può trasformare il suo dolore in amore!
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