Scandalo: dell'anima
S > Scandalo
Mc 9,38: "Se il tuo
occhio ti scandalizza, cavalo!
Signore Gesù! Se sono attento mi accorgo di essere continuamente di
scandalo per i fratelli. Se invece sono superficiale viaggio tranquillo. Scampami dalla tranquillità!
Perdònami,
Signore, lo scandalo che dò quando sono triste. Voglio rendeimi conto che dò
scandalo quando_traspariscola gioia della tua Amicizia meno di quanto l'innamorato
traspare il ricordo delle tenerezze dell'amata!
Perdònami,
Signore, lo scandalo della mia poca fede: io che dovrei sentirti compagno sui
miei passi, mano nella mia mano, timoniere della nostra storia, ecco che mi
presento sconvolto nell'aspettativa di un esame medico, e scuoto la testa sul
futuro dei nostri figli!
Perdònami
Signore, lo scandalo della mia superficialità quando dimentico che Tu mi hai
fatto conoscere la scintilla del tuo incontro profondo con il profondo del mio
cuore, nell'esperienza toccante della "preghiera del cuore".
Allora ho
capito la differenza tra ascoltare le parole di una persona ed ascoltare il
cuore di chi sta dicendo quelle parole: tuttavia io dò scandalo incontrando le
persone con uno squallido e comunissimo stile di cordialità sorridente e
superficiale!
Perdònami,
Signore, lo scandalo dei miei pensieri giudicanti: io so di essere trafitto e
tuttavia perdonato dal tuo giudizio di verità e di misericordia. Io invece
scandalizzo con le mie parole più taglienti di una lama affilata.
Perdònami,
Signore, lo scandalo dei miei occhi: tu mi guardi dentro, più dentro della mia
nudità, e m'insegni a guardare dentro i fratelli, più dentro delle loro nudità.
Ma io dò
scandalo con questo sguardo che denuda il corpo dei fratelli, allontanandolo
nel ribrezzo o afferrandolo nella bramosia.
Affogami con
la macina delle mie debolezze, Signore, prima che lo scandalo dellé mie
debolezze possa affogare il fratello!