Obbedienza: liberante
O > Obbedienza
Ger 7,23: "Camminate sulla strada che vi prescriverò".
Liberami, Signore Gesù,
dal sospetto che obbedienza sia necessariamente schiavitù.
Mostrami come
l'obbedienza indiscussa ai miei istinti diventi la più feroce delle schiavitù
mentre l'obbedienza al Tuo sogno di bene su di me risulti fortemente liberatoria.
Scampami, Signore, dal
pericolo di comandare per imporre me stesso, per il gusto amaro di vedere altri che mi obbediscono, sul
lavoro, fra amici, e soprattutto in famiglia.
Insegnami a non essere
spontaneo nell'esercizio della mia autorità, piccola o grande che sia,
fermandomi invece sempre un momento,
prima di comandare o suggerire, a scoprire umilmente quale possa essere il bene più grande di coloro di cui sono responsabile.
Insegnami a sentirmi
responsabile del mio servizio di guida non tanto davanti ai risultati o davanti all'opinione altrui, ma
davanti alla mia coscienza, illuminata da un contatto solitario con il tuo
sguardo,
Signore: "parla, Signore, tuo figlio ti ascolta. Ed io ripeterò le tue
parole!".
Insegnami altresì ad
usare i modi per cui anche gli altri possano cogliermi servitore proprio mentre
potrei sembrare padrone: così il servizio dell'autorità potrà generare comunione!
Fammi desiderare, Signore, l'amore di quelli di cui sono responsabile!
Liberami dalla tentazione
di rincorrere il consenso e la simpatia: tuttavia credo che l'autorità esercitata per amore, prima o dopo, suscita inesorabilmente amore.
Tocca il mio cuore,
Signore, così che io possa percepirmi ed altri possano vedermi obbediente a te soprattutto quando comando agli altri!