Salvezza: personale
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Lc 7,30: "Hanno vanificato per loro il divino disegno di salvezza".
Dall'inconoscenza:
i più grandi scienziati mi dicono che non c'è risposta alle grandi domande della vita. E più la scienza progredisce meno l'uomo sa capire il "verso" della propria avventura. Chi sono io? Io non me lo so dire, Gesù Salvatore, ma Tu lo sai e questo mi basta. Un giorno lo saprò anch'io! "Tu mi scruti e mi conosci... prima che mi alzi o segga già Tu lo sai.... prima che mia madre mi intessesse nel suo grembo già Tu mi conoscevi.... " "Se anche una madre potesse dimenticarsi del frutto del suo grembo io non mi dimenticherò mai di te!" mi dice Gesù Salvatore!
Dal "dato di natura":
tutti siamo tentati di pensare che siamo quello che siamo. Siamo quello che dobbiamo essere. Che siamo nati come dovevamo nascere. "E' il destino!" si dice. Ma Tu mi hai detto che non eravamo stati pensati così. Il catechismo ci parla di un "peccato originale". Se le cose fossero state pensate così come sono, crudele e folle ne sarebbe stato l'inventore. Tu mi dici che eravamo diversi e saremo diversi, anzi già un po' lo siamo anche senza avvedercene del tutto! Dentro la mia carcassa abita un figlio di Dio! Immortale come Lui, come Te!
Dal mito del progresso:
noi guardiamo al domani come al sole dell'Avvenire. Ma siamo ingenui. Forse che il benessere centuplicato in questo secolo ha soltanto che raddoppiato il livello della nostra felicità? Non esiste un progresso scientifico che cammini di pari passo con il crescere della gioia. Tu Gesù Salvatore mi hai indicato nella conversione del cuore la strada della gioia. Non hai messo nelle pieghe della mia intelligenza ma nel mistero del mio cuore la chiave della gioia!
Dal mito del possesso:
"Più hai più sei!" ti dice il mondo. Ma Tu Gesù Salvatore mi hai detto: "accumulate tesori là dove la tignola non corrompe e dove il ladro non scassina". Mi hai instillato in cuore il sospetto per le cose e per il possesso, hai detto: "C'è più gioia nel dare che nel possedere!". Hai allargato le mie dita che volevano stringere le cose ed anche le persone, per porgere la mano aperta e vuota nel gesto sia del dono, sia dell'accoglienza, come le mani Tue Gesù Salvatore Bambinello in mezzo a noi!