Legge: naturale
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Ne. 8,14: "La legge data dal Signore a Mosè".
Tu ci dici la
tua volontà nelle leggi della natura, dall'astro al fiore. Tu ci dici la tua
volontà nella coscienza pura e libera, che si lascia parlare dalla Tua voce. Tu
hai fatto conoscere la tua volontà con la tua legge sul Sinai e più ancora nella
Parola di tuo figlio. Grazie!
Ma tuttavia
voglio riconoscere che la tua volontà si esprimi anche, a frammenti, nelle sane
leggi civili, e, forse meno incerte, nelle leggi delineate dalla tua Chiesa.
Poi lassù vedremo cosa era Parola di Dio o parola di uomo!
Signore Gesù!
Voglio raccogliere attentamente valori racchiusi in queste leggi tramandate dai
secoli, i valori racchiusi nel cuore dei Nonni, tramandati di padre in figlio!
Salvami
tuttavia dalla superficialità di un ingenuo disprezzo verso le abitudini che
secoli di esperienza cristiana hanno maturato, vantandomi di essere moderno,
libero e disinibito.
Custodisci nelle mie buone abitudini: il mio
attaccamento prezioso all'uso millenario dei salmi, la sempre raccomandata
amicizia con un Povero in particolare,
la preghiera della sera, l'abituale
restituzione del superfluo mensile, la custodia vigilante della sessualità e
fedeltà coniugale, la fedeltà quotidiana nell'ascolto della tua Parola.
Concedimi,
Signore, di scrutare attento e disincantato questo mondo dove l'apparente
disprezzo delle leggi ne crea altre di più severe e spersonalizzanti, in
schiavitù alle mode correnti.
Liberami dalla legge di apparire moderno
sempre: la legge di un"immagine" sempre giovanile e simpatica, scattante,
in questo mondo dove non c'è posto nè per la malattia, nè per la tristezza, nè
tanto meno per la vecchiaia!