Carità: effusa nei nostri cuori (Gal6)
C > Carità
Gal 6,2.: "Portate i
pesi gli uni degli altri"
13,5 "non manca di rispetto"
è il discorso
della delicatezza e del pudore: delicatezza e pudore nel trattare il mio
prossimo, anzitutto nel pensiero, nel cuore e nello sguardo, soprattutto verso
le persone che mi fanno soffrire. Mandaci uomini e donne forti, e per questo
capaci di tanta delicatezza, capaci di una squisita e invulnerabile sensibilità
di cuore!
Accompagnami
sui sentieri misteriosi della preghiera prolungata, anche nell'aridità: mi dona
l'esperienza della tenerezza di Dio! La sua scuola mi cambia carattere! Davvero!
“non cerca il suo interesse”
è questione di
mettere la nostra propria felicità nel fatto che sia felice un altro! Che
splendore una persona che si lascia depredare volentieri di quello che non gli
è indispensabile, perché altri siano contenti!
Ho trovato
persone realmente disinteressate: allora ho trovato calamite di luce sul mio
cammino!
13,5c "non si adira"
Insegnami l'arte rara e preziosa di vivere la sofferenza senza insofferenza!
Voglio guardarmi allo specchio della mia consapevolezza per verificare come
quando mi adiro divento proprio più brutto. Fammi sentire invece la Tua
chiamata a vivere in bellezza: ogni istante tu, Dio Bellezza, mi vuoi
abbellire, nel cuore e nel volto.
Regalami, se
vuoi, l'esperienza del mio fascino sulle persone mature che sanno apprezzare
l'incanto inderubabile della mia pace interiore quando vivo alla Tua presenza!
Voglio credere
e sperimentare che chi si arrabbia ha sempre torto! Sento che è il debole ad
arrabbiarsi mentre il forte, anzi fortificato dentro dall'esperienza di Te,
vive invulnerabile!