Storia: crescere senza compromessi coi bambini
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Eb 12, 7: "Qual 'è il figlio che non è
corretto dal padre?"
Fammi
innamorato e sgomento al contempo, Signore, davanti a questi bambini di oggi
che conoscono immensamente di più del Nonno che li accompagna ai giardinetti;
mentre sanno stupirsi enormemente di meno del Nonno che, bambino, guardava
spuntare l'alba e partorire la mucca.
Scampami dall'ingenuità
di chi, per un malinteso rispetto della libertà dei bambini, si rifiuta di
proporgli comportamenti generosi, eccezionali, proibendosi soprattutto di
parlargli di Te.
Custodiscimi
dal pericolo di "comperarmi" i bambini concedendo permessi e riempiendoli
di regali: vorrò misurare il loro affetto e la loro stima reali per me
verificando il nostro rapporto davanti a dei "no" detti con sereno,
affettuoso rigore.
Ricordami come
le proposte di fede e di servizio che io posso offrire loro sono soltanto una
goccia d'acqua dolce nel mare salato dei messaggi avvelenanti della TV:
"mangia questo e sarai felice!"
Non permettere
che io tema di proporre ai bambini anche le vocazioni più controcorrente, come
la verginità e il celibato in questo mondo pansessuale: sarà solo un contributo
minimo per salvaguardare la loro libertà di scelta.
Insegnami a vincere in simpatia con il mio coraggio evangelico la
concorrenza del mondo falso e seducente degli spot televisivi, abitati soltanto
da bambini belli, sani e biondi, seviziati dalle cure di mammine sorridenti e
scodinzolanti, avvolti dallo sguardo imbambolato di nonni allegri e svaniti.
o - o - o - o - o
Dammi il coraggio
di proporre serenamente, disinvoltamente, appassionatamente, ai bambini che
amo, l'incontro con il vecchio abbandonato, con il bambino brutto e cattivo e
con l'immagine più scandalosa di tutte le copertine delle riviste: il Tuo
Crocifisso.
Dammi il
coraggio di invitare i bambini all'esplorazione serena ma decisa di quel vasto
e prezioso continente di cui sono oggi più che mai derubati: il silenzio,
l'interiorità!
Dammi il
coraggio di accompagnare, con la pace e la forza della fede, i bambini che amo,
al letto del malato che amano, come al funerale cristiano di chi hanno amato.
Dammi ancora
il coraggio di difendere le bambine, mature prima dei loro coetanei, dalla
invidia diffusa verso i maschietti, aiutandole a riconoscersi fin da piccole
più fragili nei muscoli tutti fuorché nel muscolo cardiaco, che conta più di
tutti gli altri.
Dammi il
coraggio di difendere le bambine dalla tentazione di dover sempre piaOere, a
immagine delle donne vincenti che noi adulti proponiamo come televisivo
modello.
Dammi il
coraggio di difendere la bambine dalla convinzione che tanti ruoli sono
riservati solo ai loro compagni maschietti, superando la tentazione di farsi
"maschiette".
Insegnami a
educare le bambine a fare spazio negli ambienti della scuola e del gioco quei
valori della sensibilità, dell'intuizione, del bello, del rapporto, della
fantasia, del canto, della comunione, della tenerezza, e della preghiera, che
sono a loro familiari più che ai loro coetanei maschietti.
Insegnami
l'audacia di proporre alle bambine la soave e forte figura di Maria Santissima
come modello di vita, più che attrici e cantanti.