Maria: Assunta
M > Maria
Sir. 24,9: "Mi sono stabilita nella Gerusalemme (celeste)".
Grazie, Signore, per averci confidato la speranza della glorificazione
definitiva di questo nostro corpo, strumento di incontro e insidia di possesso,
sete di bellezza e fragilità, di appassimento, gioia di salute e incubo di
malattia, ansia di gioia e schiavo del piacere, voluttà di vita e porta
necessaria per la nostra morte.
Maria Santissima, figlia e madre
dell'Altissimo, sorella e madre di ciascuno di noi, lasciati guardare come il
sogno di candore immacolato riflesso nell'acquitrino del nostro cuore!
Grazie perchè
in te vediamo possibile oggi quello che oggi è impossibile per noi: in te
possiamo sperare che sia possibile per noi domani!
Grazie per questa donna che ha messo la sua femminilità a servizio di un
ascolto affettuoso della tua Parola illuminante, a servizio di una
disponibilità appassionata alle tue irragionevoli audacie, al servizio di
comunioni adamantine e profonde con tuo figlio e con tutti gli amici e le
amiche di tuo figlio, a servizio di un'espropriazione impensabile, fedele e forte
del proprio figlio per il tuo e nostro Regno, a servizio di una maternità
universale che dalle braccia della croce si estende a tutti i suoi figli nel
suo Figlio, a servizio di una fede così maschilmente
ingiustificabile nell'intuizione che il suo cuore di donna sperimentò nel tuo
cuore di Dio!
Grazie perché
per queste altezze, le più alte ad umana creatura consentite, hai scelto una
donna allora come e più di oggi seconda all'uomo maschio e perciò più capace di
lasciarsi salvare dal Primo in assoluto!
Grazie,
Signore Dio Altissimo, per tutte le donne che a lei più che ad ogni altra donna
invidiamo la sua armoniosa, immacolata bellezza.
Grazie per
tutti gli uomini maschi che volentieri preferirebbero essere nati donne, se la
via femminile al Regno fosse effettivamente più veloce e congeniale all'amore
sensibile del Dio inafferrabile!