Malattia: disgrazia o grazia?
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Pr. 18,14: "Lo spirito sostiene il corpo durante la malattia".
Fammi attento al Malato un pò prima che la
mia prossima malattia debba farmi capire cosa palpitava nel cuore di quel
Malato cui io sono passato accanto guardando impazientemente l'orologio.
Donaci di combattere con ogni mezzo la
malattia che insidia il nostro corpo, senza mai permetterci un respiro di
sollievo ricordandoci che malati noi non lo siamo!
Fammi attento
a sollevare il peso dei Malati abbandonati nella corsia d'ospedale, calda nel
termosifone ma ghiacciata nei cuori. Fammi attento a sollevare il peso di quei
malati che non iniziano neppure il loro cammino verso la guarigione: i
tantissimi Malati di quei Paesi dove non usa curare i Poveri, neppure per finta
come da noi!
Liberami dalla corazza che mi impedisce di
farmi visitare e trafiggere personalmente dallo sgomento del Malato urlante.
Suggeriscimi
la strada in salita per accompagnare il Malato a dimenticarsi della sua
malattia per ricordarsi di quella degli altri.
Insegnami a raccogliere nel disfacimento
della malattia il concime prezioso per fiorire nel mio cuore fiori di saggezza
che non vi sarebbero altrimenti mai fioriti.
Donami di accogliere volontariamente l'invito
forzato della malattia a fermarmi, a pensare, a guardare me stesso e gli altri
negli occhi, a verificare dove sto andando in questa corsa frenetica e cieca
della mia vita. Insegnami la vicinanza con il tuo Corpo straziato sulla croce,
risposta muta ma parlante, al mistero insondabile del dolore fisico.
Suggerisci al malato di passarsi la vita in
moviola, promettendoti un uso più generoso del suo tempo, una volta
allontanatosi il fantasma della malattia. Scampalo dal ritornare tale quale era
quand'era sano: avrebbe perso un treno importantissimo.
Suggeriscimi
le vie per accompagnare i nostri giovani presunti eternamente sani ed
immortali, accanto al letto del malato, per lasciarsene intenerire il cuore,
per prendere contatto con la fragilità di tutti, per sostituire chiacchiere e
schiamazzo con il tesoro della riflessione.
Donami il vigoroso coraggio di stare
serenamente accanto al Malato che non guarirà, per aiutarlo a venirti incontro
nella luce della fede!