Incredulo: fratello
I
Gv 20,24: "se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi".
... i suoi non l'accolsero.
Una lettera d'amore
all'amico incredulo.
Mi sento in difficoltà come un sano che va a visitare un malato: la fede è
la mia salute. Perchè tu no?
Ti sono molto
vicino, perchè la mia fede convive nel mio cuore con il sospetto: altrimenti
sarebbe superficiale, scontata.
Ti sono
riconoscente, perchè la tua incredulità mi costringe a meravigliarmi e ringraziare,
per la mia fede. Tuttavia ti domando rispetto per la mia fede: un pò come ti
domando il pudore per il mio corpo; è infatti una parte di me più intima della
mia carne.
Ma penso che
dovresti desiderare di spogliarmi l'anima per spiare l'oggetto misterioso della
fede, se vuoi conoscere davvero me. Un pò come la sposa che vuol rivelare il
suo corpo allo sposo.
Sarei contento
se tu provassi davvero il sentimento della paura davanti alla vita: la fede
certo nasce dalla paura. Ma la paura è salute. La sicurezza malattia, davanti
al mistero grande della vita.
Vorrei
invitarti alla ribellione davanti alla morte. Vorrei invitarti a ricordare
senza vergogna il presepio e le preghiere che ti insegnava la nonna: non c'era
forse nascosta, sotto il velo della favola, la chiave del mistero della vita?
Vorrei
invitarti a guardare un fiore e una stella a occhi chiusi, ed anche il mio
sorriso, per sperimentare che l'essenziale è invisibile agli occhi.
Vorrei
inginocchiarmi con te davanti a un bambino appena nato malato inguaribile per stringere
insieme una puntura di veleno mortale e domandarci perchè no.
Vorrei
domandarti perdono per le mani e soprattutto per il volto dei credenti. Vorrei
incontrare con te qualche persona davvero amica del Signore, un missionario sepolto
nelle favelas, una mamma che cura con gioia il figlio malato che non la può
conoscere, vorrei fissare con te i nostri occhi negli occhi di S. Francesco e
di Fre Roger, di Madre Teresa, di Charles de Foucauld per scrutare se nei
sguardi visibili scopriamo la traccia dell'invisibile.
Vorrei non
offenderti rivelandoti che, se credi nell'Amore gratuito più che nel denaro e
nella salute, forse allora sei credente anche tu, forse più di me!