Parola: speciale sempre
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Mt 12,34: "La bocca parla dalla pienezza del cuore".
Signore Gesù! Viviamo in questo mondo sommersi da fiumi di parole, sempre più somiglianti a un sordo, tagliente, avvinghiante, instupidente rumore!
E la vita di ogni giorno ci impoverisce con l'esercizio quotidiano di parole qualunque, banali, tiepide, consunte, usate per dire le cose nascondendo i cuori.
Abbiamo dimenticato l'incanto dei grossi paroloni politici, avendoli scoperti vuoti e bugiardi, ma siamo ancora prigionieri volontari, incantati ed avvolti dalle parole dolciastre e velenose della pubblicità: muovi Tu la nostra mano a difendere il diritto del silenzio.
Liberami dall'imbarazzo che mi coglie quando non riesco a trovare le parole adatte per dire tutto quello che sento in cuore: il mio sguardo, il mio silenzio, il mio sorriso, e soprattutto il mio ascolto dicono immensamente di più delle parole più forbite.
Ma liberami parimenti dallo squallore della parola spontanea, istintiva, qualunque, pronunziata senza fissare amorevolmente negli occhi il mio interlocutore, e senza esigermi da lui fissato io negli occhi, cioè nel cuore.
Non permettermi di rinunciare all'amicizia di qualcuno che sappia parlare dalla profondità del suo cuore alla profondità del mio cuore.
Rendimi credibili i discorsi che sento, dalla tribuna politica fino alla conversazione con il mio nipotino, sempre meno in base a quello che dicono.
Fammi invece sempre più attento a verificare quanto quelle parole sbocciano, profumano eppur pungono dal suo cuore e perfino se arrivano, lungamente attese, al mio cuore.