Cuore: candore dei cuori (Sal51)
C > Cuore
Sal. 51,12: "Crea in me, o Dio, un cuore puro!".
Grazie Signore, per il gusto del candore che sopravvive nel cuore dei
giovani d'oggi.
Il candore di chi si lascia fissare negli occhi senza veli, e ci puoi
leggere serenamente dentro nel suo cuore come un libro aperto.
Il candore di uno sguardo che carezza attento e delicato le situazioni che
incontra, per raccogliere tutti i fiorellini del tuo giardino ignorando ogni spina.
Il candore di
una ragazza non bellissima che ha saputo diventare affascinante per la
luminosità del suo sguardo, per la tenerezza del suo sorriso, per la bontà del
suo cuore, per l'intuizione penetrante, per la costante misericordia del suo
giudizio, per l'incoraggiamento che promana dai suoi gesti.
Il candore di
chi crede alla favola di un mondo più bello anche se ha spalancato gli occhi
davanti agli orrori della guerra, davanti ai bambini lavoratori, davanti alle
ragazze schiave e perfino davanti alla vigliaccheria del proprio cuore: eppure
si lascia incantare da proposte audaci di impegno e di generosità che lo fanno
marziano nella compagnia.
Il candore di
una ragazza proprio ben fatta fuori ma altrettanto ben fatta dentro per la
ricchezza del suo mondo interiore, da renderti alla prima curioso del suo mondo
nascosto più che attratto dalla sua buccia. Il candore di chi si sente estraneo
e ribelle in un ambiente luccicante, formale, superficiale, godereccio,
lussuoso, telegenico, artificiale, là dove la sofferenza e i Sofferenti ci
crescono proprio.
Il candore di
un ragazzo che mi faceva sentire in tutta chiarezza che carezzando il mio corpo
stava bussando alla porta nascosta del mio cuore non per possedermi ma per
regalarsi.